Le regioni della vite: i vini pugliesi

Le regioni della vite: i vini pugliesi

Nel nostro viaggio attraverso le regioni della vite, arriviamo oggi nell’estremo sud d’Italia per parlare dei vini pugliesi. La Puglia sta conoscendo in questi ultimi anni una crescita notevole nel settore vitivinicolo, grazie alla tendenza a puntare su altissimi livelli qualitativi dei vitigni autoctoni.

La storia della viticoltura pugliese ha, d’altronde, radici antichissime: si ritiene infatti che fosse presente in questa regione ancor prima dei tempi della colonizzazione greca, nel VIII secolo a.C.  Alcune varietà considerate autoctone sono state introdotte in realtà proprio dai greci.

vini pugliesi

Il clima mite e tipicamente mediterraneo della Puglia è ideale per la coltivazione della vite: si stima che la superficie vitata conti ben 110mila ettari, di cui gran parte in pianura, mentre i vitigni più coltivati sono il Negro Amaro e il Primitivo.

Nella regione si contano quattro zone DOCG, ventotto DOC e sei IGT. La forma di allevamento più diffusa, specie tra Brindisi e Taranto, è l’alberello, ma sempre più frequente è anche il sistema a spalliera.

vini pugliesi

Nell’area di Foggia sono diffusi i vitigni Montepulciano, Sangiovese, Bombino Bianco, Bombino Nero, Trebbiano Toscano e Uva di Troia, mentre nell’area di Castel del Monte, nei pressi di Bari, crescono i vitigni alla base delle tre DOCG Castel del Monte Bombino Nero, Rosso Riserva e Nero di Troia Riserva.

vini pugliesi

Non mancano poi, nell’area prossima al capoluogo, vitigni a uva bianca che originano vini pugliesi di alta qualità, come il Verdeca, il Malvasia Bianca Lunga e il Bianco d’Alessano. In Salento dominano le coltivazioni di Negro Amaro, Primitivo, Malvasia Nera di Brindisi: è da queste coltivazioni che sono originate alcuni eccellenti vini pugliesi, come il Primitivo di Manduria DOC, il Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG e il Salice Salentino DOC.

Le regioni della vite: i vini pugliesi

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