Giro di vite contro lo spreco: la Francia ha promulgato una legge che obbliga i supermercati a donare il cibo in scadenza alle organizzazioni umanitarie e incentiva i grandi ristoranti a distribuire ai clienti le doggy bag, per portare a casa gli avanzi di cibo.

La legge, approvata il 10 dicembre, ridurrà così lo spreco di circa 8 milioni di tonnellate di cibo e riguarderà i supermercati di grandi dimensioni (almeno 400 metri quadrati), che dovranno così stringere accordi con le organizzazioni caritatevoli, pena 75mila euro di multa o due anni di reclusione. Il cibo in prossimità di scadenza potrà dunque essere distribuito ai 3,5 milioni di cittadini in stato di indigenza, oppure trasformato in mangime per animali o in compost. In relazione alla doggy bag, la normativa riguarda i ristoranti con almeno 180 coperti.  

Una vera e propria rivoluzione che pone la Francia al primo posto nella lotta agli sprechi alimentari, in seguito all’accordo sul clima. Il problema più spinoso è legato ora al combattere la resistenza culturale dei francesi ad accettare la doggy bag nell’uso quotidiano: secondo alcuni sondaggi, il 75% dei francesi è favorevole all’idea, ma ben il 70% non ha mai fatto ricorso alla possibilità di portare a casa il cibo, abitudine vista come troppo “americana”. E se oltralpe la resistenza culturale alla doggy bag è forte, in Italia la situazione non è migliore: secondo un’indagine Coldiretti, riportare a casa gli avanzi del pasto consumato al ristorante è una pratica che più del 25% degli italiani reputa da maleducati, il 12% la richiede raramente, il 15% non saprebbe che farsene.

Tuttavia, stando a quanto afferma il blog UpWorthy, le Nazioni Unite sostengono che se lo spreco di cibo fosse uno Stato, questo sarebbe al terzo posto globale per la produzione di gas serra. Con il provvedimento francese e in attesa che l’Italia segua l’esempio, finisce però l’era nella quale i supermercati erano obbligati a cestinare il cibo in eccesso sugli scaffali alla scadenza.