Milano Wine Days: luce sui vini d’Italia e d’Alsazia
I superbi aromi dei migliori vini d’Italia e d’Alsazia saranno protagonisti della Milano Wine Days, la kermesse enoica organizzata da Civiltà del bere, in programma dal 5 al 6 novembre al Museo dei Navigli.
Due giorni di masterclass, degustazioni guidate e un grande walk-around tasting con 223 etichette nazionali e alsaziane e 63 protagonisti dell’enologia d’autore, per una selezione che abbraccia nomi celebri e produzioni di nicchia, ognuna delle quali presenterà tre vini.
Tra gli eventi più attesi cinque wine tasting guidati, condotti da grandi professionisti del settore come Paolo Basso, Luciano Ferraro, Aldo Fiordelli, Roger Sesto e incentrati sui principali trend del settore:
5/11 ore 15.30 | Pinot noir: un confronto mondiale (Aldo Fiordelli)
5/11 ore 17.30 | Valle di Cembra: grandi bianchi di montagna (Roger Sesto)
6/11 ore 12.30 | Viaggio nel tempo: 5 decenni 5 vini 5 storie (Luciano Ferraro)
6/11 ore 15.30 | Champagne: questione di stile (Paolo Basso)
6/11 ore 17.30 | Vini vulcanici: la nuova poesia (Roger Sesto).
Tra le 63 realtà produttive ampio spazio a due dei vitigni più rappresentativi d’Alsazia, il Riesling e il Gewurtztraminer. Saranno infatti sette i vini presentati nell’ambito della Milano Wine Days, appartenenti a quattro produttori d’eccellenza: l’AOC Alsace Riesling 2016 e l’AOC Alsace Riesling 2010 Lieu – dit “Comtes d’Eguisheim” di Léon Beyer, l’Alsace Grand Cru Hengst Gewurzytraminer 2015 e l’Alsace Grand Cru Kaefferkopf Riesling 2012 di Vins d’Alsace Kuehn, l’Alsace Grand Cru Brand Riesling 2014 del Domaine Zind – Humbrecht per terminare con l’Alsace Grand Cru Kastelberg Riesling 2013 e l’Alsace Grand Cru Moenchberg Gewurztraminer 2015 del Domaine Gresser.
Un mercato importante quello dei vini alsaziani, che vanta grandi numeri: 15.500 ettari vitati compongono la DOC (AOC) Alsace con una produzione media annuale pari a 1 milione di ettolitri ossia 135 Milioni di bottiglie prodotte, di cui il 90% di vino bianco. L’export pesa il 26% e l’Italia occupa la dodicesima posizione in volume caratterizzandosi come un mercato dinamico per i grandi bianchi d’Alsazia, in forte e continua crescita in particolare nella zona euro. Negli ultimi 3 anni l’evoluzione dei vini d’Alsazia verso l’Italia si attesta su livelli più che positivi: l’AOC Alsace vini fermi pari a +14% in volume e +26% in valore, mentre l’AOC Crémant d’Alsace ha raddoppiato l’esportazione sia in volume che in valore.