Pane nero – Coldiretti invita alla cautela

Tra il pane tradizionale e il pane nero, qual è la scelta migliore? Coldiretti non ha dubbi: dopo l’operazione del Corpo Forestale dello Stato, che ha denunciato 12 panificatori – rei di produrre e commercializzare pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale utilizzando il colorante E153, l’invito è all’assoluta prudenza, preferendo le centinaia di pani tradizionali naturali presenti in tutta Italia.

pane nero coldiretti

Il problema del pane nero è legato al fatto che il suo colore non dipenda dall’uso di farine integrali, né di coloranti naturali come il nero di seppia, bensì dal carbone vegetale, sostanza classificata come additivo. Il procedimento di colorazione di pane e prodotti simili è espressamente vietato in Italia e nell’Unione Europea, più precisamente dal Reg. UE 1129/2011parte B, che, oltre a includere l’E153 carbone vegetale nella categoria degli additivi coloranti, non consente l’utilizzo di alcun tipo di colorante né in pane e prodotti simili, né all’interno degli ingredienti utilizzati per preparare prodotto, quali acqua, farina, sale, malto, zucchero, miele, burro e latte.pane nero coldiretti

Negli Stati Uniti persino la Food and Drug Administration, di norma più elastica in relazione ai margini di rischio, è molto dura nel divieto dell’E153 negli impasti dei prodotti da forno. In attesa di fare chiarezza, Coldiretti invita dunque a preferire il pane tradizionale, che vanta alta qualità e proprietà nutrizionali riconosciute anche dall’Unione Europea: cinque tipologie in particolare, la Coppia ferrarese, la pagnotta del Dittaino, il pane casareccio di Genzano, il pane di Altamura e il pane di Matera, sono registrate e tutelate a livello comunitario.

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Tuttavia non si tratta delle uniche eccellenze. Sono infatti centinaia le specialità tradizionali censite dalle diverse regioni e che Coldiretti incoraggia a scoprire o riscoprire: come il Pane cafone della Campania, il Pan rustegh della Lombardia, oppure il Pan ner della Val D’Aosta ottenuto da un impasto di segale e frumento e anche la Lingua di Suocera  piemontese.

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