Essere radicali significa rifiutare ogni predestinazione, scegliere la sregolatezza e ironizzare su norme e tradizione.
Nel progetto radical la non coerenza dei processi si rispecchia nella non coerenza delle forme, nell’ispirazione inaspettata, nell’indipendenza di volumi slegati da qualsiasi preconcetto.
La poltrona Shadow – letteralmente ombra – fa esattamente questo: si emancipa dalla necessità di strutture predefinite, cresce in modo radicalmente sregolato e si assesta in relazione solo al corpo che interagisce con lei.
Poltrona Shadow uno dei lavori più significativi di Pesce per Meritalia
Il nome, scelto dal designer Gaetano Pesce per questa creazione per Meritalia, si riferisce all’ombra proiettata da un corpo e impressa sulla poltrona. La poltrona è infatti costruita come un’impronta: un volume unico rivestito in materiali che permettono all’imbottitura di celebrare la propria irregolarità, permettendo all’interno, fluido e magmatico, di addensarsi, e mai nella stessa maniera.
La Shadow è un oggetto realizzato senza un tradizionale stampo. Un divenire intrinseco alla tecnologia manifatturiera perfezionata da Meritalia: la poltrona si forma attraverso l’iniezione di una schiuma di poliuretano nel rivestimento, che si espande e solidifica in maniera non prevedibile. Il processo, prevalentemente a mano, fa si che ogni esemplare di Shadow sia diverso dagli altri, e i dettagli ne sottolineano l’unicità.
Sedersi sulla Shadow è lasciarsi avvolgere da una forma e insieme imprimere quella del proprio corpo – una poltrona che ha memoria, in grado di tenere traccia dell’esperienza di utilizzarla. Impronta di un corpo che diventa dichiarazione di identità è arredare uno spazio con Shadow significa appropriarsene, proiettando la propria ombra e fissandola su un oggetto quotidiano e straordinario.