Primitivo di Manduria: il debutto a Vinitaly

Primitivo di Manduria: il debutto a Vinitaly

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria partecipa per la prima volta a Vinitaly, in occasione della 51esima edizione della kermesse: un’occasione per narrare la storia della più importante DOC pugliese, la sua evoluzione e il suo vasto territorio, situato tra terra e mare.

Primitivo di Manduria Vigneto

Il Primitivo di Manduria è un vino unico nel suo genere, così chiamato dall’omonimo vitigno, noto per la maturazione particolarmente precoce: si tratta infatti di uno dei primi in Italia a maturare, pronto per essere vendemmiato già a fine agosto.

Le uve Primitivo, coltivate ad alberello secondo la tradizione, crescono in un territorio che abbraccia Taranto e Brindisi e che si estende per circa 3140 ettari di vigneti, tra terra e mare. I terreni di coltivazione presentano spesso caratteristiche e composizioni diverse, a seconda del microclima e della prossimità al mare. Eppure questo vitigno cresce allo stesso modo in ogni luogo del vasto territorio di coltivazione, dando vita a tre varietà di vini sotto un’unica denominazione, la Denominazione di Origine Controllata, acquisita nel 1974. 

Vinitaly è stato il palcoscenico ideale per raccontare il Primitivo di Manduria: due le degustazioni dal titolo “Rosso Mediterraneo: in un calice la diversità di un territorio”, guidate dalla scrittrice sommelier Adua Villa e dal giornalista sommelier Andrea Gori.

primitivo di manduria bicchiere e bottiglia

“Per la prima volta abbiamo conquistato un nostro spazio all’interno della grande kermesse di Verona e come debutto abbiamo voluto puntare sui mille volti del Primitivo”, spiega Roberto Erario, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “Un vino che pur nella varietà territoriale e nella diversità di interpretazione aziendale, riesce a presentare un profilo olfattivo e gustativo facilmente identificabile. Ed è questa la prima condizione per poter parlare di territorio vitivinicolo.”

Un viaggio alla scoperta delle tante anime che caratterizzano il Primitivo, dei sapori e degli odori delle terre in cui le uve vengono coltivate, terreni calcarei e argillosi, a volte sabbiosi, accarezzati dal vento collinare o dalle inebrianti brezze marine. I profumi della terra d’origine sono gli stessi che si avverte nel calice del Primitivo, degustando una delle sue tre declinazioni: Secco, Dolce Naturale e Liquoroso Dolce

Primitivo di Manduria

Il Primitivo di Manduria si presenta alla vista color rosso violaceo, tendente all’arancione, a seconda del periodo più o meno lungo di invecchiamento a cui è sottoposto. Il Primitivo di Manduria Secco è un vino da pasto che si sposa alla perfezione con piatti saporiti come salumi, formaggi piccanti, primi e secondi piatti a base di carne. 

Il Dolce Naturale è un vino da meditazione che si abbina molto bene con la pasticceria secca o con formaggi stagionati. Il  Liquoroso Dolce, infine, è il vino ideale da accostare a dolci più elaborati, come torte o pasticceria a base di crema. 

Primitivo di Manduria: il debutto a Vinitaly

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