Re Befè: le bollicine firmate Al-Cantàra

Metodo classico e quattro anni di maturazione per un Extra Brut Etna Bianco DOC dall’anima elegante: Re Befè è il primo spumante firmato Al Cantàra, azienda vinicola dell’Etna.

Realizzato con uve di nerello mascalese raccolte alle prime luci dell’alba, Re Befè è il frutto di cinque anni di ricerca e sperimentazione sul vitigno in purezza ed è chiamato come la popolare filastrocca siciliana che recita: “C’era ‘na vota un re, Befè, viscotta e minè (…)”. Una scelta voluta dal produttore Pucci Giuffrida, la cui passione per la letteratura e le sue “poesie da bere” dedicate a opere di scrittori e drammaturghi siciliani gli ha fatto guadagnare l’appellativo di “vigneron letterario”.

Un viaggio, quello di Re Befè, che comincia da lontano, all’alba degli ultimi giorni d’estate, sul vulcano, con un attento lavoro di selezione dei singoli grappoli. «Si lavora col fresco, appena albeggia, quando la temperatura dell’uva è ancora bassa e si riduce l’estrazione di colore e tannini – spiega Salvatore Rizzuto, enologo di Al-Cantàra – Per fare ottimi spumanti e champagne, ho imparato, servono due requisiti di base: l’acidità totale alta e il pH basso, due elementi che il nerello mascalese possiede naturalmente. Da qui la curiosità di spingere le potenzialità del vitigno, di farlo evolvere in cantina fino a diventare spumante per far esprimere al meglio queste uve autoctone così versatili e generose».

Infatti, proprio il nerello mascalese, straordinario esempio di biodiversità e capacità di adattamento, è stato declinato da Al-Cantàra in otto differenti produzioni fra cantina e distilleria: il Rosso Etna Doc (Lu veru piaciri), il Rosso IGP (Muddichi di suli) e il Rosso CRU, una riserva con affinamento in castagno (O Scuru O Scuru); il rosato (Amuri di Fimmina); il blanc de noir (A Nutturna); il Passito (U Disìu); la Grappa (Rosa Fresca Aulentissima) e, naturalmente, lo Spumante extra brut Etna Doc Bianco Re Befè.

«È uno spumante figlio del vulcano: al gusto è elegante, con una carbonica cremosa, una bella freschezza, ritorni gusto-olfattivi e piacevole ferrosità in un finale minerale di silice e una buona persistenza. – spiega Manlio Giustiniani, docente della Fondazione Italiana Sommelier e Master Class Bibenda – Alla vista e all’olfatto, poi, Re Befè si presenta di colore giallo luminoso, mentre il fresco panorama olfattivo è segnato da note speziate e minerali di pietra lavica, cenere nera e incenso che si fondono con i profumi agrumati di cedro, kiwi, e zest di arancia, seguono le note fruttate di mela verde e un bouquet floreale di ginestra e foglie di limone, erbe di montagna e leggeri sentori di mandorle fresche». Menzione merita, infine, l’etichetta, una vera e propria opera d’arte, com’è nello stile di Al-Cantàra, firmata dall’artista catanese Annachiara Di Pietro.

www.al-cantara.it

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