Apre nel cuore di Roma il ristorante Frezza del celebre attore e regista Claudio Amendola, situato proprio nell’omonima via che collega via di Ripetta con via del Corso, a due passi da piazza Augusto Imperatore, nel rione Campo Marzio.
Un locale, che come si intuisce dal pay off “Cucina de Coccio”, rende omaggio alla cucina romana, alla sua anima più godereccia e autentica.
«Via della Frezza ha un enorme potenziale, era da tanto che io e i miei soci con cui gestisco un’attività fuori Roma, volevamo aprire un locale in centro per confrontarci con la realtà romana. Credo che questa via diventerà il vero centro nevralgico della città», precisa l’attore.
Claudio Amendola, infatti, non è nuovo al mondo della ristorazione: nel 1990 ha aperto il suo primo locale a Roma e nel 2010 l’Osteria del Parco a Valmontone, tuttora attiva. Forte delle sue esperienze nel settore e grande appassionato di cucina romana, l’attore è ora pronto a intraprendere questa nuova avventura capitolina. In cantiere anche il progetto di portare il marchio Frezza in altre città italiane e straniere.
Frezza: la romanità, una vocazione imprescindibile
Il ristorante Frezza riflette il profondo legame di Amendola con la sua città natale: «La romanità è un’identità, un’appartenenza, un orgoglio. Mi ha sempre accompagnato nella carriera, sono identificato con questa città e, anche in cucina, tutto sarà centrato sulla romanità». Un imprinting da cui non si può prescindere e che viene sottolineato già nella scelta del brand, realizzato da Repubblica Gastronomica – società specializzata in ambito food&beverage a cui è stata affidata l’ideazione e lo sviluppo della visual identity -, nei piatti in menù e nell’arredamento del locale.
Frezza: il locale
Situato in via della Frezza al civico 64-66, il ristorante è pronto ad accogliere la clientela in due ampie sale per un totale di 150 mq e 50 posti interni, a cui si andranno ad aggiungere quelli esterni. Tavoli in marmo, panche di legno, piastrelle bianche, targhe e richiami alla cucina romana campeggiano sulle pareti insieme a cocci colorati che abbelliscono alcuni angoli. Una location essenziale e curata che esprime il desiderio di creare un ambiente informale in cui i clienti “possono sentirsi a loro agio e mangiar bene”. Entrando nella prima sala si scorge il bancone del bar e una vetrata che si protrae nella sala accanto, dove si trova la cucina a vista e il forno.
Frezza: la cucina e le pizze romane
La creazione del menù è affidata allo Chef Davide Cianetti, consulente di Frezza ed executive chef di Numa al Circo e, ancora prima, dei ristoranti Pierluigi e Dal Bolognese. «Davide mi è stato presentato da un mio socio e mi è subito piaciuta la sua idea di cucina romana tradizionale e vera. Il menù di Frezza sarà un inno alla romanità, ai suoi piatti più classici e alla pizza romana», precisa Amendola.
Lo chef ha ideato un menù che elogia le classiche ricette romane, piatti pregni di tradizione, curati nella forma e nell’esecuzione, valorizzati da un’ottima materia prima. La Cucina de Coccio del ristorante Frezza viene esaltata, nei primi e nei secondi, all’interno di caratteristiche terrecotte.
La vocazione romana si delinea già dagli antipasti con la Bruschetta Cicoria e Guanciale, la Burrata e i carciofi alla Cafona e il Tagliere di salumi e formaggi del territorio selezione Dol. Nella sezione Fritti non mancano Supplì, Filetto di baccalà, Fiore di zucca, Mozzarella in carrozza e le gustose Bombe salate, un impasto lievitato che accoglie all’interno la coda alla vaccinara, la trippa alla romana con mentuccia e pecorino, le melanzane alla norma e la cacio e pepe con carciofi.
Radici ben salde nella tradizione nei primi piatti che comprendono Tonnarelli Cacio e Pepe, Rigatoni all’amatriciana (uno dei piatti preferiti di Claudio Amendola), Spaghetto fresco alla carbonara e Linguine alla Puttanesca.
La Cucina de coccio celebra anche i secondi romani: l’offerta spazia tra Polpettine al sugo, Involtini alla Romana (fettine di manzo con mentuccia e pecorino cotte alla pizzaiola), Pollo alla cacciatora, Coda alla vaccinara, Broccoletti affogati con salsiccia e Baccalà alla romana, da accompagnare alle verdure di stagione e tipiche del territorio laziale. Per concludere in dolcezza Zuppa inglese, Dolci della Nonna, Crostate fatte in casa, Ciambelline al vino. La proposta gastronomica si arricchisce anche di succulenti piatti fuori menù che variano di giorno in giorno.
Protagonista del menù di Frezza è anche la pizza rigorosamente romana, realizzata dallo chef Cianetti con farine macinate a pietra e impasto sottile steso a mano, per dare vita a una tonda bassa e scrocchiarella.
Suddivise in Rosse, Bianche e D’autore, le pizze di Frezza conquistano il palato con gusti classici come la Margherita, la Fiori di zucca, la Quattro Stagioni e sapori più veraci come la Porchetta e broccoletti, la Puntarella con mozzarella fior di latte, alici, burrata e puntarelle e la Fichi con mozzarella fior di latte, spinaci, fichi secchi e prosciutto d’oca, un omaggio alla cucina kosher.
Frezza: la cantina
La carta dei vini con oltre cento referenze pone in risalto le eccellenze del nostro paese dalla Sardegna al Piemonte, riservando ovviamente un posto d’onore al Lazio. Un’attenta selezione, realizzata dal restaurant manager Riccardo Bonanni, per far sì che le etichette possano essere apprezzate da esperti, da amatori scevri da qualsiasi nozione enologica e dalla clientela internazionale.
Interessante anche la drink list dell’aperitivo che annovera grandi classici come ad esempio Spritz, Negroni, Mojito e Gin Tonic a cui si aggiungono sei signature per stuzzicare la fantasia dei più appassionati. I nomi dei nuovi cocktail sono legati alla storia, alle bellezze di Roma e ai suoi diversi quartieri: si va dal Tempio di Vesta, al Pantheon, passando per Il giardino degli aranci e Piazza Venezia.