Una cucina che sembra un mobile: Swing System di SCIC

Una cucina che vuole riavvicinarsi al concetto di mobile pur essendo sistema, incarnando un design attento ai dettagli e alla ricchezza di sfumature compositive e materiche, caratteristiche tipiche degli arredi degli anni 30/40 e alla ironica spensieratezza dei prodotti degli anni 60/70/80: Swing System di SCIC.

Swing è anzitutto un mobile, non ha nessun elettrodomestico a vista, nessun elemento tecnologico che possa dare un riferimento di periodo o di un modello, rappresentando un design senza una collocazione temporale. Potrebbe sembrare un soggiorno, uno studiolo oppure una stanza delle collezioni, magari di whisky e sigari.

Le maniglie in noce a tutt’altezza, massellate tornite e integrate nell’anta sono una dichiarazione di anti-industrialità: si tratta, infatti, di un pezzo complicato da produrre, un oggetto prezioso e unico, in quanto non è possibile passare solo dalla macchina per ottenere pezzi simili, ma occorrono colla, morsetti, presse, carta vetrata e, soprattutto, capacità manuali e tempo.

Il motivo della maniglia sull’anta permette di muovere le composizioni su più livelli, mantenendo una unità di profilo che esalta la natura plastica della superficie rigata. E, volendo giocare con gli spessori, SCIC disegna l’anta come elemento stilistico e compositivo.

La rigatura verticale della superficie aiuta a perseguire il concetto di “continuum” nascondendo gli stacchi fra le ante e ribadendo il principio di sistema Boiserie con “sorprese a scomparsa”.

Altra peculiarità di Swing è la profondità dei suoi moduli: oltre infatti alle dimensioni tradizionali dei mobili da cucina, è possibile scegliere tra due micro profondità da 180 e 130 mm.

Non solo mobili con funzioni, o pannelli di rivestimento per il muro quindi, ma anche una terza via: un mobile per contenere ed esporre le proprie passioni, in ambienti intimi, con dimensioni contenute e più accessibili.

Le serrandine scorrevoli sono elementi non strutturali e decorativi, che possono essere inseriti anche in un secondo momento. Il mobile è predisposto per poterle accogliere su ogni mensola, con l’inserimento di un fissaggio magnetico, la loro natura “libera” e il semplice posizionamento permettono di trasformare l’aspetto del mobile in ogni momento. Da un look più ordinato e rigoroso si può infatti passare in un istante a un andamento a scacchiera o ad uno completamente privo di regole.

Ogni modulo Swing è concepito per accogliere schienali a riporto con una finitura tessile o lapidea o con soluzioni retroilluminate, con grafiche personalizzate stampate o traforate su metallo. L’illuminazione è comunque sempre garantita da elementi lineari incassati nei fianchi in grado di illuminare ogni singolo vano.

Nella composizione proposta dal brand la scelta del top è strategica: un ritorno al granito, pietra dalle eccezionali caratteristiche meccaniche, ignifughe e idrofughe, reinterpretata con una macchia aperta tipica dei marmi. Una soluzione ad hoc per chi cerca un materiale elegante e naturale ma al contempo resistente e duraturo.

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Una cucina che sembra un mobile: Swing System di SCIC

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