Taste of Roma

Dopo due anni di stop torna Taste of Roma, tra le kermesse più amate dai gourmand romani, organizzata dalla Beit Events e in programma dal 6 al 10 luglio.

Tante le novità, a partire dalla nuova location del Foro Italico, tra lo stadio Olimpico e quello del tennis, e dalla inedita collocazione estiva. Inclusione e condivisione sono le parole chiave di questa edizione, concetti che negli ultimi anni sono diventati realtà nella vita quotidiana di tanti, dando luogo a trasformazioni nella cultura, nella socialità e nella gastronomia.

Taste of Roma, dal 2012 parte del circuito internazionale dei Taste Festivals, svelerà novità e tendenze, mettendo in risalto il meglio della cucina contemporanea della capitale.

Novità anche per le date che posizionano l’evento nel cuore dell’estate romana, con l’ampliamento della programmazione al mercoledì, passando così da 4 a 5 serate.

«Siamo entusiasti di annunciare una nuova grande collaborazione con Sport e Salute che ha abbracciato l’idea di ospitare il nostro festival negli spazi del Foro Italico. – spiega Mauro Dorigo, General Manager di Beit Events società organizzatrice di Taste of Roma – Questa nuova veste, più ampia e inclusiva, farà di Taste of Roma un festival pronto ad accogliere sempre più romani e non, che vogliano scoprire la città da un punto di vista culinario».

Inclusione e condivisione riassumono al meglio l’anima di questo evento: questi ultimi due anni hanno confermato come il mangiare e bere bene abbiano avvicinato le persone, le abbiano tenute connesse l’una all’altra, offrendo a ognuno la possibilità di ricercare ciò che meglio rispondesse al suo gusto, cucinando la propria ricetta per condividerla con i propri cari.

I dati rilevati in questo periodo sono molto interessanti. C’è stato un +140% di acquisti di beni alimentari, anche legati al delivery, che hanno dato una forte spinta alla vendita di prodotti di prossimità, in grado di ridurre tempi di consegna e problemi logistici.

La ristorazione di livello, che mai si era immaginata la possibilità di utilizzare l’asporto, si è spesso organizzata per offrire tale servizio, ripensando menù e organizzazione. I giovani si sono cimentati con nuovi format e storytelling, dalle cucine dei ristoranti all’agricoltura 4.0. In un momento complesso, il cibo è stato e continua a essere nutrimento anche per l’anima.

Taste of Roma, attenta a questi trend, vuole portare ognuno a trovare il gusto, il piatto, l’ingrediente, il produttore o la bottega che consenta di tornare a gustare liberamente la città.

Grandi cambiamenti anche nella compagine degli chef e dei ristoranti coinvolti. Fra le immancabili icone delle passate edizioni di Taste of Roma, vi sarà l’inserimento di molte new entry del panorama cittadino, poiché la ristorazione si è ormai sviluppata in molteplici direzioni ed è sempre in continua evoluzione.

Grazie all’ingresso di nuovi partner, ci saranno altrettante inedite attività, laboratori e incontri che offriranno differenti punti di vista sul modo di osservare il mondo della cucina.

«In questi anni il tempo a disposizione ci ha portato, o riportato, a cimentarci ai fornelli. – afferma Silvia Dorigo, co-founder di Beit e direttrice creativa del festival – Abbiamo cucinato, brindato e pasteggiato di fronte agli schermi e con pochi intimi per tanti mesi e il cibo ha rappresentato ancora una volta il legame più forte. Ora vogliamo tornare a farlo tutti insieme e, finalmente, fuori casa, perché l’empatia che si crea negli eventi dal vivo, nessun monitor potrà mai sostituirla».

www.tasteofroma.it

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