Una magnifica ossessione

L’iconico tavolo Blevio di Ignazio Gardella, una delle figure di riferimento della storia del design milanese, entra a far parte dell’Heritage Collection, la collezione firmata Molteni&C che guarda al futuro, un patrimonio artistico e culturale altrimenti perduto, da valorizzare.

Heritage Collection: l’origine della modernità

Una linea di design che nasce dalla volontà di ritrovare, nella storia di Molteni&C, i segni di una magnifica ossessione: la qualità. Dal 1934 a oggi. Attraverso l’Heritage Collection, Molteni&C ripercorre le tracce di un passato che si rivela contemporaneo.

Intuizioni, direzioni da esplorare, sperimentazioni verso il design, sapienza artigianale da interpretare con innovazioni tecnologiche. Molteni&C valorizza i primi prototipi di mobili moderni: pezzi unici o progetti speciali che rivivono in serie o in edizione numerata, firmati da Gio Ponti, Werner Blaser, Yasuhiko Itoh, Afra e Tobia Scarpa. Importanti progettisti che confermano la vocazione dell’azienda, che da sempre collabora con i grandi nomi dell’architettura internazionale, dando vita a progetti all’avanguardia e di altissima qualità.

Blevio – Un tavolo senza tempo

È così che il tavolo Blevio di Ignazio Gardella entra a far parte dell’Heritage Collection di Molteni&C, inaugurando la collaborazione con l’Archivio Storico Gardella: primo episodio di una relazione di ricerca e di scambio, destinata a svilupparsi nei prossimi anni. Gli spazi della Galleria d’Arte Moderna di Milano, ristrutturati proprio da Gardella, hanno ospitato nel 2015 la mostra sugli 80 anni di Molteni&C.

Disegnato nel 1930, Blevio è un tavolo che Gardella (1905-1999) progetta e realizza in un unico esemplare per la propria residenza famigliare, Villa Usuelli a Blevio sul lago di Como.

Si tratta di un arredo straordinariamente armonico e senza tempo, che diventa oggi patrimonio collettivo; capace di condensare nella sua intrinseca semplicità le caratteristiche più pure del progetto di Gardella che, già affermato architetto nel panorama architettonico italiano, in quegli stessi anni realizza ad Alessandria il Sanatorio Vittorio Emanuele III (1928-1938) con la sua chiesa razionalista, il Laboratorio di Igiene e Profilassi (1933- 1938) e il Dispensario Antitubercolare (1933-1938).

A Milano Gardella progetta l’ampliamento e la sistemazione di Villa Borletti (1933- 1936), la sua prima e più significativa opera in loco.

È in quegli arredi sperimentali, pensati ad hoc per le case della borghesia locale, che si rintracciano le radici di quella grandissima stagione del design da cui trae origine, anche grazie alla collaborazione degli architetti con le manifatture della Brianza, il furniture design italiano. Tornare a studiare questi primi esempi, dunque, significa riportare alla luce quell’importante eredità.

Elegante e dalla geometricità lineare, il tavolo Blevio è ricco di disegno, di dettagli che si svelano a un’osservazione attenta. Nasce da un processo di sottrazione del superfluo, dalla perfetta sintesi tra forma e funzione, dall’attento e selezionato uso del materiale che ne diviene caratteristica estetica.

È un progetto che si concentra sull’essenziale e sull’abbandono del decoro fine a se stesso. Blevio è originale e ricco di inventiva: ha un piano di appoggio in legno massiccio a forma di rettangolo allungato, concluso alle estremità da due semicerchi e sorretto da due elementi in legno massiccio a sezione cilindrica cava. La parte superiore dei sostegni verticali si lega al piano mediante due elementi in legno sagomato a forma di capitello.

Il gioco di controcurve, raffinato e inedito, è anche un elemento di stabilizzazione strutturale: il centro geometrico delle estremità semicircolari del piano coincide con quello dei sostegni verticali. L’uso delle forme curve risponde all’esigenza di enfatizzare la continuità della superficie evitando interruzioni.

L’esemplare originario è rivestito in rame, materiale di difficile conservazione negli utilizzi contemporanei dei tavoli da pranzo.

Il Centro Ricerca e Sviluppo di Molteni&C ha sostituito la lamina in rame del piano in legno con una speciale verniciatura a polveri di metallo che dona il medesimo effetto di solidità e di brillantezza artigianale, conferendo maggiore resistenza. In alternativa al piano il legno verniciato, è stato studiato il piano in lastra di marmo Breccia Capraia, che si innesta nel profilo di alluminio, per uno spessore totale di 4 cm.

Inoltre, sotto la supervisione dell’Archivio Storico Gardella, sono state scalate le proporzioni del progetto originario per riportare il piano alle altezze dei tavoli da pranzo contemporanei, garantendo il rispetto della forma originaria. A Villa Usuelli, il tavolo si relaziona con stanze riccamente decorate, i pavimenti ottocenteschi e con gli antichi arredi di famiglia.

Così come in quel particolare contesto, la semplicità formale ma scultorea di Blevio è capace di creare un dialogo con gli ambienti circostanti e con gli stili più diversi, dimostrando una possibilità di utilizzo trasversale.

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