Il Desco, caposaldo della ristorazione nel cuore di Verona, premiato da oltre 35 anni con la prestigiosa Stella Michelin, festeggia i suoi 40 anni di attività proponendo un menù speciale creato da Elia Rizzo.
Dalla mano sapiente del fondatore, gli ospiti della “tavola degli amici” (significato del termine Il Desco) avranno l’occasione di provare per l’ultima volta i piatti dello Chef, che cucinerà in esclusiva per loro. Intitolato, “The Last Dance”, il mese di ottobre sarà così un ultimo ballo che permetterà alla clientela di veder danzare tra i tavoli Elia Rizzo, proponendo un menù che racchiude i piatti più significativi degli ultimi 40 anni.
«Quando ho ricevuto la stella Michelin, una notte di dicembre del 1985, quasi non sapevo di cosa si trattasse. – racconta bonariamente Elia Rizzo – Sono stati l’amore e la passione per il mondo culinario che mi hanno portato a realizzare questo sogno e a condividerlo oggi con mio figlio».
Antico e moderno: due generazioni a confronto
Situato in un prestigioso palazzo nel cuore delle mura antiche della città di Verona, Il Desco è il ristorante di Elia e Matteo Rizzo. Come la compresenza di elementi antichi e moderni a caratterizzare l’arredamento, così il connubio di due generazioni in cucina.
Il legame con la tradizione che si fonde con l’innovazione ha permesso a Il Desco di acquisire una stella Michelin nel lontano 1985, che tutt’oggi viene mantenuta con profonda passione per la ristorazione e per l’accoglienza del cliente. Oggi Il Desco è una perfetta sintesi tra la centralità della materia prima e l’eredità portata avanti da Matteo Rizzo nel segno del padre Elia. Due Generazioni di cuochi, o meglio “ristoratori”, come amano definirsi.
Nell’accogliente e intima sala de Il Desco, i commensali saranno accolti con la cortesia e professionalità dal giovane staff del ristorante, che eccezionalmente sarà guidato da Elia, al fianco del figlio Matteo Rizzo. In cucina saranno riproposti i piatti che hanno segnato la storia gastronomica, definendone il futuro, racchiusi in questo speciale menù, accompagnati da una selezione di sei grandi vini al calice.
The Last Dance: il menù
Benvenuto (gelato di pasta e fagioli)
Millefoglie di astice e baccalà mantecato in leggera salsa d’astice
Zuppa di patate e tartufo bianco ‘in crosta’
Risotto Aringa, Capperi e Caffè
Scampi e fegato d’oca con cipolla caramellata al vino rosso
Petto di faraona al cioccolato, topinambur e aceto balsamico
Aspettando il dolce
Tortino di Pandoro, gelato al mandorlato e spumone alla grappa (dolce dell’anno Guida Veronelli 2002)
Petit fours