Ecco tre suggestive realtà da raggiungere in giornata da Torino o Milano per trascorrere un Ferragosto perfetto all’insegna del gusto e del relax.
Balzi Rossi – Ventimiglia (IM): a pochi metri dal confine con la Francia
Siamo a 400 metri da Menton, la prima città d’oltralpe superata la dogana, e più precisamente a Ventimiglia, paese per tradizione italiano e francese. Qui, affacciato sullo specchio marino che non ha nulla da invidiare alle più note Antibes, Cannes e Nizza, si staglia Balzi Rossi, un ristorante che ha fatto la storia della gastronomia ligure, dal lontano 1982, e che adesso, con l’attuale gestione che ha curato la riapertura di marzo 2022, prova a fare altrettanto. La firma è quella dell’executive chef Enrico Marmo, che in soli otto mesi ha riportato la Stella Michelin che qui mancava da tanti anni.
L’idea di cucina, confermata nel nuovo menù estivo e quindi anche nella sera di Ferragosto, è puntare sul territorio, valorizzando le eccellenze locali: ottimi prodotti vegetali e ittici di cui lo chef si rifornisce rispettivamente nell’orto di proprietà, situato nella vicina Azienda Agricola Ascheri, e dai pescatori del posto. Ma cosa si mangia in questo ristorante di confine?
Due menù degustazione, il rinnovato Riviera e il Momento a mano libera, oltre alla carta, dove fanno capolino i piatti storici dell’insegna, come il Coniglio arrosto alla ligure e 1982 – Ravioli della Pina.
In tutte e tre le sezioni del menù si assaggiano piatti minimali e senza fronzoli, che puntano tutto sul gusto, sull’essenza delle materie prime utilizzate: dal limone alle melanzane, dalla zucchina trombetta al Gambero di Sanremo e dalla pesca all’amaretto.
Nel menù estivo, lo chef propone piatti freschi, come Gambero di Sanremo / Trombetta alla ligure / Avocado o Parmigiana di melanzane / Bottoni / Scampi / Colatura di pomodoro in insalata. Se l’antipasto è una ricetta con una crema di avocado e limone di Riviera, su cui vengono adagiate sfoglie di zucchine Trombetta marinate con olive, pinoli e vino bianco e un gambero leggermente cotto sulla brace e glassato con una salsa realizzata con le sue teste crude, il primo piatto è un felice ritorno in menù, nato da un viaggio dello chef in Sicilia. La parmigiana, preparata con la verdura cotta in forno e asciugata in pentola con salsa di pomodoro, diventa la farcia di un bottone, colorato con bucce di melanzane e pomodori e poi condito con scampi marinati in origano. A completamento, un estratto vegetale preparato con un pomodoro marinato come fosse un’insalata, ottenuto dal succo di un’insalata di soli pomodori, aglio, basilico, aceto e sale, fatta maturare tre giorni in frigo e poi leggermente pressata.
A chiudere il menù vi è Pesca / Amaretto / Cacao, un rimando all’infanzia piemontese dello chef, le pesche ripiene, ricreate con un cremoso al caffè, amaretto e cacao di LIM Chocolate, azienda di Fossano (CN) che lavora il cioccolato a partire dalla fava. A fare da contorno al cremoso, una glassa di bucce di pesca e aceto di riso e un’acqua di amaretti.
Con l’arrivo del caldo, anche la piccola pasticceria è stata rivista in una chiave fresca e totalmente naturale. Adesso, alla fine del pasto, in tavola viene portata dell’ottima frutta locale e di stagione.
Il Sereno Al Lago – Torno (CO): una tappa sul ramo del Lago di Como
A Torno (CO), una località che affaccia sul lago di Como, a pochi metri dalla città che dà il nome allo specchio lacustre, si trova l’hotel 5* L Il Sereno, disegnato dalla archistar Patricia Urquiola. Un unicum nel Lago e anche in tutta la penisola, visto il riconoscimento di miglior hotel d’Italia assegnato da Condé Nast Traveller.
Se nel caso di una tappa prolungata non si può prescindere da un soggiorno nella Darsena Lago Suite, l’unica di tutto il Lago con accesso diretto e privato all’acqua, e da una passeggiata nella natura, per ammirare il contesto in cui è situato l’albergo, l’imperdibile tappa di Ferragosto è rappresentata dal ristorante 1* Michelin Il Sereno Al Lago.
L’executive chef Raffaele Lenzi, corporate chef del gruppo alberghiero Sereno Hotels – che vanta anche un’altra struttura di lusso a St. Barth (Le Sereno Al Mare) – ha recentemente presentato il nuovo menù estivo.
A spiccare, è il menù degustazione Omakase, capace di raccontare in toto la filosofia gastronomica di Raffaele Lenzi, composta dalle tre anime Vegetali, tuberi e radici, Omaggio alla tradizione e Contrasti e contraddizioni, di cui il nuovo degustazione ha preso il posto.
«Omakase è un contenitore di idee: ci sono i contrasti e le contraddizioni, la cucina tradizionale italiana, la mia passione per quella asiatica, cinese e giapponese in primis, rappresentate da ingredienti, preparazioni e marinature ma anche la ricerca che porto avanti sui vegetali», ha detto lo chef Raffaele Lenzi. La scelta delle materie prime premia, ancora una volta, i tre dogmi della sua cucina: leggerezza, concretezza ed essenzialità.
Fra gli antipasti, spicca una ricetta che condensa cucina tradizionale peruviana e mediterranea. Si tratta di Ricciola in ceviche, finocchio, codium, un piatto in cui il pesce azzurro, marinato in sale, zucchero e pepe di Sichuan, viene ridotto a tartare, condito con spuma di ceviche, brunoise di finocchio, finocchietto marino e codium, un’alga dal gusto grasso, vegetale e floreale, qui presente in polvere.
Se il primo piatto Raviolo di patata ripieno di Zincarlin, salsa mojo e peperone arrosto unisce un prodotto del territorio comasco, il formaggio caprino Zincarlin fresco e delicato alla salsa spagnola mojo delle isole Canarie, preparata con peperone rosso, aglio fresco, semi di cumino, aceto di mele e olio di oliva, Cavolo cinese, prosciutto d’anatra ed il suo garum è un secondo piatto in cui la carne viene marinata in un koji di orzo e il suo garum appunto per ottenere un risultato morbido e succulento.
A chiudere il percorso degustazione Omakase, un dessert emblematico del pensiero di Lenzi. Pomodoro San Marzano, fragole, mozzarella e aceto balsamico è un gioco di equilibrio tra sapidità e dolcezza, tra la grassezza del latticino e la dolcezza della frutta, in perfetto stile italiano. In abbinamento ai piatti, è possibile ordinare un percorso vini studiato ad hoc.
Ristorante Il Fagiano e Ristorante Il Pescatore – Gardone Riviera (BS): in riva al Lago di Garda
A Gardone Riviera (BS), il 5* L Grand Hotel Fasano & Villa Principe è da sempre simbolo della pionieristica attenzione turistica della Riviera del Garda. Luogo di villeggiatura sin dall’Ottocento per numerose famiglie della nobiltà austriaca e tedesca e Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali dal 1989, oggi rappresenta un unicum in Italia e all’estero.
Non solo per la pittoresca posizione geografica sul Lago di Garda, ma anche per l’impeccabile offerta dei suoi servizi. A partire dal centro benessere Aqva Spa The Wellness Centre recentemente ristrutturato che, con 3500 metri quadrati di ambienti, contraddistinti da un look contemporaneo, funzionali e all’avanguardia, offre ogni genere di servizio. Dalla piscina interna alla vasca idromassaggio panoramica, dalle saune alle docce esperienziali. Senza dimenticare l’ampia area relax con lettini, il winter garden, uno scrigno di vetro e legno, la palestra e la zona massaggi e trattamenti.
Per completare un’esperienza all’insegna del totale relax, al Grand Hotel Fasano & Villa Principe anche la proposta enogastronomica merita di essere scoperta, in particolare quella estiva del Ristorante Il Fagiano e del Ristorante Il Pescatore, curata dagli chef Maurizio Bufi e Pasquale Tozzi.
Nella prima insegna, il resident chef Maurizio Bufi serve quattro menù degustazione, tutti caratterizzati dall’utilizzo di ingredienti leggeri e di stagione. Dai frutti rossi, tra cui lamponi e ciliegie, ai fiori edibili, come ibisco e nasturzio, passando per le verdure – pomodori, cetrioli, peperoni, zucchine e melanzane.
Tra questi, il menù Radici, interamente vegetale, è un riassunto dei piatti, senza ingredienti né derivati di origine animale, degli altri menù degustazione. Fra le sue portate, merita di essere citato il Raviolo di sedano rapa, mela, senape, un formato di pasta ripiena in cui la pasta è stata ricreata con l’ortaggio, farcita con una purea di sedano rapa e accompagnata a sfere di mela verde marinate, semi di senape all’aceto di mela, pesto di sedano verde, polvere di porro bruciato, olio extravergine di oliva, fondo di sedano rapa, cerfoglio e foglie di sedano verde. Il menù può essere abbinato con un percorso vini curato dal sommelier Nicola Filippello o ai cocktail del bar manager Rama Redzepi.
Al Ristorante Il Pescatore, invece, lo chef Pasquale Tozzi opta per piatti innovativi e audaci, sempre pensati per mettere in risalto le verdure di stagione. A dimostrarlo, il degustazione da sei portate Sta senza pensier’, in cui ogni piatto è un invito a lasciarsi guidare per scoprire la filosofia di una cucina diretta e creativa. Come traspare dal signature Cavolfiore, uovo e tartufo e dalle novità Risotto, ragù d’anatra e cavolo viola e Rombo, verde di vegetale, carota e curry.
Nel primo, il ragù è preparato con le sole cosce e il cavolo viola è presente sia in succo che in polvere, mentre nel secondo sono protagonisti tutti gli ingredienti verdi tipici della stagione estiva: piselli, fave e nasturzio crudi, i fagiolini leggermente sbianchiti e le zucchine cotte.
Il dessert, Variegato al burro nocciola, rape rosse marinate e mandorle, bilanciato, cremoso e confortante, combina la corposità del burro nocciola con l’acidità delle rape rosse marinate e la croccantezza delle mandorle.