Tre nuove etichette per SanVitis

Athanasius, Terre di Comarca e Selva Grande: sono queste le tre nuove etichette firmate dalla cantina laziale SanVitis.

Tre vini per una nuova linea orientata a raccontare la storia di San Vito Romano e del suo territorio, dove ha sede l’azienda vinicola. Ogni etichetta è simbolo di un elemento identitario di questo antico borgo, che trova nel vino il suo cuore pulsante.

Una linea esclusiva di grande qualità, che mette insieme basse rese, vitigni autoctoni e lunghi affinamenti, finalmente giunta alla luce dopo diversi anni di studio.

«Dal primo anno di vinificazione di SanVitis abbiamo messo da parte per ogni vino poche bottiglie, abbiamo creato una sorta di album dei ricordi, che disegni nel tempo la strada da cui siamo partiti e la nostra crescita, e che sappia raccontare il nostro impegno – così descrive il progetto della linea gold di Sanvitis uno dei tre soci Sergio Tolomei – Tutto questo vuole essere una dedica appassionata a San Vito Romano, paese di origine di due dei soci dell’azienda, alla sua gente, ad una terra che sa produrre ottimi vini e che rende grande la nostra regione».

Le tre nuove etichette hanno i nomi di personaggi, luoghi simbolo e pagine di storia di questo paese nel cuore del Lazio, situato nell’area dei Monti Prenestini, da sempre vocata all’agricoltura e alla viticoltura. In questa zona sorge anche Olevano Romano, dove SanVitis ha le sue vigne, conosciuto da tutti per la doc di Cesanese che ha ridato grande valore a questo vitigno negli ultimi anni. Dal 2015, anno della fondazione della cantina, Sanvitis si è sempre dedicata ai vitigni tipici del territorio come il Cesanese e il Bellone, su cui ha costruito la sua stessa identità e sempre questi due vitigni sono i protagonisti della nuova linea, in una versione molto speciale e soprattutto limitata (solo 600 per i due rossi e appena 1000 per il bianco).

Athanasius è un Bellone biologico certificato in purezza. Prende il nome di Athanasius Kircher, padre gesuita, storico e filosofo che descrive il territorio di San Vito Romano, elogiandone il vino che in questa zona si produce con queste parole: “La città di San Vito abbonda di ogni genere di frutta, produce vino squisitissimo”. Proprio a questo originale personaggio SanVitis dedica il suo Bellone, un vino dorato dai profumi e aromi unici, con le sue note fruttate di agrumi e pesca, di buon equlibrio e con un sorso intenso e minerali. Un vino antico che racconta un territorio e una famiglia attraverso le sue generazioni.

Terre di Comarca e Selva Grande sono i due rossi, grandi espressioni di questo territorio, in sole 600 bottiglie. Il primo, un Cesanese di Olevano Romano Doc del 2016, morbido al palato, articolato ed elegante, un vino dai profumi di frutta e spezie, il cui affinamento tra botte grande e bottiglia gli ha conferito pregio e note inaspettate. Il suo nome prende ispirazione dalla “Comarca di Roma”, di cui San Vito Romano fu capoluogo.

La terza etichetta, sempre un omaggio al territorio che vuole raccontare e alle generazioni passate e future, porta il nome del cosiddetto bosco che sorge accanto alla vigna di famiglia, primo appezzamento da cui prende vita il progetto di SanVitis. Anche Selva Grande è un vino a base di Cesanese, lo stesso derivante dall’unico ettaro di vigna che ha 50 anni d’età e da cui annualmente si riescono ad ottenere poche migliaia di bottiglie. Al vitigno tipico di zona una percentuale più bassa di Cabernet Sauvignon, che affina in botte grande e poi in bottiglia per diversi anni. Un rosso elegante e dal carattere avvolgente con un sorso caldo, fatto di frutta rossa e spezie scure.

sanvitis.it

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