Una Vita di Vino e Preghiera

L’Abbazia di Novacella
È possibile dedicare intere giornate allo spirito e alla viticoltura? La risposta è si: tutto ciò accade a Varna, nei pressi di Bressanone, dove un gruppo di monaci devoti a Sant’Agostino trascorrono la loro vita dedicandosi a Dio e ai doni offerti dalla natura. L’Abbazia di Novacella è, infatti, un convento attivo e vivace, un luogo ispirato alla Gloria del Signore e al servizio degli uomini.

In questo contesto spiccano figure di rilievo, quali Urban von Klebersberg, custode della quasi millenaria tradizione vitivinicola dell’Abbazia, e Celestino Lucin, alla direzione della produzione enologica aziendale.
Ci troviamo nella zona più settentrionale dell’Italia, dove l’altitudine si colloca tra i 600 e i 900 metri sul livello del mare, il clima è fresco e i terreni profondamente minerali risultano perfettamente idonei a esprimere le potenzialità dei bianchi della Valle Isarco. Il Kerner è l’oggetto dei nostri desideri: vitigno aromatico creato nel 1929 in Germania da August Herold, incrociando Schiava Grossa, varietà rossa conosciuta anche come Trollinger, e Riesling, prende il nome dal medico e poeta tedesco Justinus Kerner, noto per aver scritto poesie sul vino. La sua germogliazione tardiva lo rende meno soggetto a gelate primaverili e, se coltivato su pendii sufficientemente soleggiati, esso può risultare particolarmente adatto alla viticoltura di montagna.
All’Abbazia di Novacella si fa vino dal 1142 e la linea Praepositus, dedicata ai 57 abati che si sono succeduti alla guida della Nuestift, esprime un livello qualitativo altissimo, concentrandosi su cosa di eccellente si può ottenere dai monovitigno.
L’Alto Adige Valle Isarco Riesling Praepositus rapisce il nostro sguardo grazie a un oro luminosissimo, si sviscera poi al naso in una prorompente successione di note dolci di ginestra, miele e pera matura, sorrette ed equilibrate dall’immancabile presenza dell’idrocarburo. La gustativa è lunga, sconvolgente la persistenza, sapientemente calibrate l’acidità e la vena sapida.
Una buona occasione per ritrovare se stessi, la visita all’Abbazia di Novacella, magari sorseggiando un buon calice di vino e sentendo riecheggiare nella propria mente la Regola di Sant’Agostino: “Vivete insieme in armonia tra di voi, come un’anima sola e un cuore solo camminando verso Dio. Andate nel mondo, raccoglietevi in Dio.”

Serena Zerilli

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