Vinitaly svela i vini preferiti dagli italiani nel 2017
Bianchi, Doc, regionali e bollicine: ecco i vini preferiti dagli italiani nel 2017, secondo i dati emersi da una ricerca elaborata per Vinitaly dall’Istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017, in vista della prossima edizione della kermesse, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile.
Su 648 milioni di litri acquistati dagli italiani nella GDO, il canale di vendita principale del vino, crescono sensibilmente le vendite di bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine, registrando un +2% rispetto all’anno precedente, per un totale di 280 milioni di litri, mentre prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri), che perdono un ulteriore 2,5%, e dei brick (-0,6%). L’unico formato in sensibile crescita, ma ancora di nicchia, risulta il “bag in box” con un +5,4%.
Tra i vini preferiti dagli italiani i campioni di incassi sono Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo, mentre i nettari che rivelano una crescita a doppia cifra figurano Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania).
Menzione speciale poi per le vendite di vino e spumante biologico, con oltre 4 milioni di litri venduti.
«Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni, i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine – dichiara Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI e Coordinatore della ricerca – I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017, così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 €) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore».
«Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto, ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco – aggiunge Romano – Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso».
«La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano. Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni diventando il luogo di analisi e confronto tra gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto».