Un viaggio al profumo di vino alla scoperta di suggestivi vigneti, visite in cantina e degustazioni guidate: l’Abbazia di Novacella riprende le attività dedicate all’accoglienza dei visitatori, aprendo le porte del suo monastero dal fascino incantato.
Camminare tra i vigneti dell’Abbazia, degustare i vini in abbinamento a molte delle specialità sudtirolesi seduti all’interno della Stiftskeller, immergersi tra le sale del rinnovato museo del monastero fondato nel 1142: sono solo alcune delle attività dell’Abbazia di Novacella.
![Abbazia di Novacella](https://cucineditalia.com/wp-content/uploads/2021/05/Abbazia-di-Novacella-1024x768.jpeg)
«Il senso di ospitalità e accoglienza nei confronti dei suoi ospiti è da sempre uno dei tratti distintivi dell’Abbazia di Novacella. – spiega Werner Waldboth, direttore vendite della cantina dell’Abbazia – La riapertura delle sue porte, in totale sicurezza, ai turisti che vogliono visitare i vigneti e la cantina, così come le bellezze architettoniche e le opere presenti all’interno dell’Abbazia, ci dona grande gioia e speriamo sia di buon auspicio per il futuro».
A partire dal 20 maggio l’Abbazia di Novacella offrirà la possibilità di visitare la cantina e i vigneti, insieme a una degustazione dei pregiati vini in produzione, con la possibilità di acquistare i prodotti all’enoteca. Nell’accogliente e tipica Stiftskeller, invece, sarà possibile degustare i vini dell’Abbazia in abbinamento a tipicità tirolesi a base di speck, formaggio, salcicce affumicate e Schüttelbrot.
![](https://cucineditalia.com/wp-content/uploads/2021/05/Abbazia-di-Novacella-2-1024x684.jpg)
«Ci sono inoltre molte novità artistiche pronte per essere ammirate dei turisti, che confermano il ruolo culturale e religioso da sempre rappresentato dall’Abbazia di Novacella. – continua Werner Waldboth – All’interno del museo, recentemente ristrutturato durante la prepositura di Eduard Fischnaller, sono state allestite due nuove sale che raccontano la storia delle attività economiche e didattiche svolte dal monastero».
Nella sala dedicata alle attività didattiche sono presenti foto storiche e oggetti che raccontano l’opera missionaria, il collegio e il centro convegni, che tuttora fanno parte dell’Abbazia. La sala sulle attività economiche illustra invece, dalla fondazione a oggi, la produzione del vino, i lavori svolti in vigna e quelli degli artigiani, poiché in passato il monastero aveva al suo interno anche una falegnameria, una fornace e una fucina.
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Inoltre, nel cosiddetto “gabinetto cinese” che fungeva da anticamera alla sala della biblioteca, durante la primavera di quest’anno sono state riportate alla luce delle splendide pitture risalenti al 1775-1780 e raffiguranti scene di vita quotidiana cinese, tipiche nell’Europa del rococò.
Un’occasione unica per ammirare le bellezze artistiche e naturali di un luogo suggestivo dalla storia millenaria, dove nutrire mente e corpo in uno straordinario connubio fra arte e vino.