La visione architettonica di Porro

Porro continua a tessere il proprio racconto sullo spazio, riprendendo le fila di un pensiero progettuale capace di evolversi un passo dopo l’altro da quasi 100 anni, intrecciando istanze apparentemente distanti: visione architettonica e fascinazione per lo spirito del luogo, sensibilità pittorica per la materia e il colore e perfezione del dettaglio tecnologico, senza mai dimenticare l’attenzione per l’ambiente.

Spessori sottili, movimento, trasparenze e finiture speciali contraddistinguono l’evoluzione dei sistemi, strumento principale per definire un’ossatura che sa all’occorrenza sparire definendo e articolando lo spazio con libertà, mentre nelle collezioni, arredi dalla funzionalità e concretezza quotidiana, nuovi classici da cui non separarsi mai, si accompagnano ad oggetti fuori dall’ordinario dal carattere dirompente: note distinte che insieme compongono gli accordi di una musica sempre differente.

Poltrona Romby Porro

Dalla trasformazione della sedia Romby disegnata da GamFratesi nel 2020 e diventata in punta di piedi l’oggetto “manifesto” del design Porro, capace di raccontare con immediatezza la purezza geometrica, l’eccellenza manifatturiera e il sapore artigianale che definiscono il brand, nasce la nuova poltroncina Romby per un suo utilizzo a tutto tondo, che apre a nuove possibilità nell’home office e nel contract.

Le forme della scocca imbottita sembrano sbocciare, si allargano e innalzano per creare i braccioli sprigionando una nuova inedita sensazione di morbidezza e naturalità, senza far venir meno la leggerezza ed essenzialità del modello originale. La base a tronco di cono lascia invece il campo alla praticità di 4 gambe centrali in legno, una sorta di cambio d’abito con l’effetto visivo di un volume superiore pieno sospeso che sembra spiccare il volo, in nome dell’accoglienza e della funzionalità.

Contenitori Linea Porro

Esplosione di colore, pura energia, patchwork di superfici intarsiate in acetato di cellulosa: da un accurato lavoro di ricerca nell’Archivio Alessandro Mendini condotto insieme a Fulvia ed Elisa Mendini, alla riscoperta di pezzi dal design senza tempo non ancora editati, Porro riporta alla luce 3 nuovi sorprendenti mobili contenitori.

Una madia a giorno con vano a giorno e cassetto, una madia chiusa con 2 ante battenti e uno scrittoio con piano scrittoio a ribalta e partizioni interne, rialzati su una base scura, sono tra loro accomunati da parti piene dai motivi optical geometrici giustapposte a spazi vuoti colorati. Questi 3 nuovi oggetti, editati in una serie limitata di 50 pezzi ciascuno, parlano di un utilizzo libero, al di fuori dagli standard e dalle logiche della produzione industriale, tutto da immaginare nella quotidianità.

«Il nome Linea è scelto perché la composizione dei volumi e anche delle decorazioni di questi mobili è basata sugli incroci di poche e precise linee rette, il cui gioco in alzato e in pianta determina tutta l’estetica, tutta la funzionalità del prodotto», spiegava nel 2015 Alessandro Mendini.

Pezzi coraggiosi dal progetto radicale, in cui dettagli rossi, blu e azzurri, illuminati dalle tinte chiare del giallo e del bianco e rese profondi dal nero in chiaro scuro, raccontano il bisogno di decorazione nella vita contemporanea, rifuggendo un minimalismo tout-court: un’ode alla creatività, alla bellezza dell’artigianalità e al valore della qualità oltre le epoche, che svela al tempo stesso la fascinazione per un talento fuori dall’ordinario, e insieme omaggio, a un grande maestro del design come Alessandro Mendini.

Ex-Libris Porro

Vetrina preziosa al tatto e alla vista, Ex-Libris, disegnata da Piero Lissoni, si accende nello spazio grazie alla struttura metallica verniciata in Rosso Antico: una scelta percettivamente di grande effetto a contrasto con la base e il top scuri in melamminico Black Sugi, che pone in risalto gli oggetti esposti all’interno di questa scenografica scatola racchiusa da ante Iron in cristallo trasparente.

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