La casa di Visionnaire e il pensiero orientale: Volare Collection

Nel pensiero giapponese esiste una parola, yugen, che esprime un senso profondo e misterioso della bellezza dell’universo. Lo yugen consiste nel trovare il proprio posto nel mondo e sentirsi completamente parte dello spazio in cui si vive, tanto da riconoscersi in esso. È allo stesso tempo contenitore e contenuto e la sua magia fa si che uno spazio non sia mai fisso, ma sempre aperto per ciò che potrebbe essere.

Lo yugen ci ricorda che possiamo vivere in armonia con la bellezza di ciò che ci circonda, lo spazio della nostra casa. Una casa che per Visionnaire continua ad assumere il significato di luogo di felicità, teatro della bellezza quotidiana e santuario dei nostri intimi rituali.

Volare è il nome della inedita proposta abitativa di Visionnaire, pensata per raccontare una vera e propria filosofia domestica e un’attitudine sartoriale alla realizzazione di progetti unici.

Grazie alla collaborazione con i designer Alessandro La Spada, Steve Leung, Mauro Lipparini, Draga&Aurel, Studiopepe, m2atelier e Gupica, Volare collection di Visionnaire non è semplicemente lo sviluppo di una nuova collezione di prodotti, ma un manifesto progettuale della casa contemporanea, un pensiero centrifugo che parte dal contenuto per delineare il contenitore, dall’individuo allo spazio. In sintesi, progettare una casa dei sogni significa conoscere il cuore di chi la abita.

La mitica casa-tempio apre le porte al mondo dell’oriente e alla sua affascinante filosofia. I luoghi della casa non sono definiti solo dalla funzione architettonica, ma ordinati a partire dalle nostre emozioni. Quali ambienti sono destinati alla condivisione familiare e all’ospitalità? E quali invece sono profondamente legati alla dimensione individuale, definendo il perimetro più autentico ed intimo della nostra vita?

Tra gli ambienti dell’ospitalità per eccellenza vi è la cucina. Villa D’Este, design Mauro Lipparini, celebra la dimensione aggregativa del vivere, non solo all’interno del proprio gruppo familiare, ma anche verso il mondo esterno come gesto di contaminazione e trasformazione, nello spazio simbolo per eccellenza della metamorfosi. Il quotidiano si arricchisce di prestigio ed eleganza nell’area più tecnologica della casa, grazie alla scelta di materiali ricercati quali lo Stone Oak – pregiato legno fossile ottenuto da processi secolari di stratificazione del terreno – e il marmo Calacatta ondulato antico, caratterizzato da molteplici venature.

Addentrandosi in un’area più intima della casa, dedicata alla condivisione familiare, arriviamo in Oriente dove natura, funzione ed estetica vivono all’unisono secondo la poetica di Steve Leung. La collezione Nature Jewel Box – risultato di lavorazioni artigianali di alta ebanisteria – celebra la forza rigenerativa della natura rispetto ai cambiamenti radicali del mondo, indagandone la bellezza da una prospettiva inaspettata: l’affascinante resilienza degli alberi.

La nuova cucina a scomparsa Duncan di Visionnaire progettata da Alessandro La Spada, è concepita come uno scrigno: la parete scorrevole è una superficie di tessere in ottone, disposte a formare un elaborato schema geometrico, che come un fregio e una “pelle” preziosa, custodisce al suo interno la cucina.

Grazie a un semplice gesto manuale o a un comando automatizzato, la parete trasla e scompare all’interno di vani laterali predisposti, lasciando il blocco della cucina completamente visibile. La natura resta fonte ispiratrice anche in questo nuovo progetto; la corteccia d’albero viene texturizzata sulla superficie di ottone, creando un effetto unico ed apprezzabile sia da una prospettiva lontana che da una vista ravvicinata.

Nel tavolo Cameron, protagonista è il basamento scultoreo: ottenuto dall’accostamento di due blocchi di marmo speculari, il pieno della pietra e il vuoto – sottolineato da una sottrazione materica curva e da una superficie metallica che la riveste – coesistono nel solido.

Il divano Bomber – design Alessandro La Spada – pensato per la vita familiare, esprime una ricerca contemporanea e sofisticata sulle forme curve. Un divano avvolgente, dai volumi morbidi e tubolari, invita al relax e rimanda al mondo della moda nella realizzazione di soffici piumini. Lo schienale, composto da diversi elementi affusolati e sovrapposti – come nella struttura trapuntata di un piumino da indossare, avvolge e accoglie nella seduta.

L’home theatre è un luogo importante di aggregazione: uno spazio pensato per l’intrattenimento e il relax in compagnia. Il nuovo imbottito Brubeck, definito da una scocca esterna in radica e un tipico motivo romboidale trapuntato delle cuscinature, prende ispirazione dal mondo avvenieristico e sperimentale dell’automobilistica.

La poltroncina Shibari, infine, celebra l’importanza dei simboli come potenti mezzi espressivi. Il nodo unisce, collega, avvicina e fa procedere insieme. Sin dai tempi antichi il nodo ha un chiaro significato di giunzione e vincolo. Molto presto è stato associato all’amore, proprio per sottolineare la natura indissolubile del legame. Quello della seduta è un nodo morbido, che lega ma non costringe, che – se sviluppato in orizzontale – ricorda il simbolo dell’infinito: quale migliore collegamento per raffigurare l’amore eterno? Il nodo crea unione tra tutti gli esseri, con la terra. Unirsi con un nodo significa anche collaborare, unire le proprie energie vitali per creare qualcosa insieme.

Visionnaire

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