Sulla tavole d’Italia arriva il Bufalo!

Se leggendo il vostro menu, comodamente seduti al tavolo di un ristorante, nella sezione secondi vi imbattete in uno “stufato di bufalo”, non pensate di esser stati catapultati nel Nebraska, che ai vostri piedi si materializzeranno dei Camperos e che come sottofondo partità una musica country, piuttosto ordinatelo, e senza pensarci troppo! Sempre più spesso infatti i ristoranti stanno inserendo la carne di bufalo all’interno delle proprie proposte gastronomiche. Una vera e propria scoperta non solo per chef, intenditori ed attenti palati, ma anche per chi vuole qualità e rispetto del benessere degli animali allevati, una scoperta che si sta facendo spazio in molte località italiane.
Si presenta rossa, tenera, succosa ed è particolarmente digeribile. Si può consumare cruda in carpaccio o in delisiosi e fumanti arrosti e brasati. E’ amica del nostro sistema cardio-circolatorio, è magra, con poco colesterolo e con un buon contenuto di ferro, “ha proprietà che sono conosciute da più di 40 anni”, come hanno affermato gli zootecnici della facoltà di medicina veterinaria dell’universitaria di Napoli, ma che solo negli ultimi tempi sta riscuotendo successo presso i consumatori.
La carne bufalina rispetto a quella bovina contiene meno grasso d’infiltrazione ed una notevole quantità di grasso di copertura, facilmente separabile dal magro. Il bufalo, infatti, rispetto ad altre specie, deposita il grasso al di fuori ma non all’interno del tessuto muscolare.
La carne di bufalo è dunque in assoluto tra le carni più magre e leggere. Ha bassissimi contenuti di colesterolo ma alti valori di proteine e ferro. Tenera e saporita, ben si presta a preparazioni gastronomiche sia di tipo tradizionali che innovative. Non ci resta che sperimentala ed assaggiarla in diverse versioni, io, nel frattempo, mi permetto di consigliarvi una ricetta che mi ha particolarmente colpito per gusto, nome e preparazione!
Bufalo alla zingara con polenta
Ingredienti

  • 1 Kg di polpa di bufalo macinata grossa, 100 gr. di passata di pomodoro
  • 100 gr. di cipolla, 50 gr. di burro
  • 100 gr. di olio di oliva extravergine, 3 spicchi d’aglio
  • 100 gr. di finocchietto (chiusi in un telo di garza)
  • 10 grani di pepe, 3 foglie di alloro
  • 1 litro di vino rosso corposo
  • sale
  • 500 gr. di farina di polenta.

Preparazione
Tritate finemente la cipolla e schiacciate l’aglio, soffriggete con olio e burro, quando appare trasparente unite la carne macinata ed appena sarà rosolata aggiungete la passata continuando la cottura per 15 minuti. Quindi, aggiungete i semi di finocchio, il vino rosso, pepe e salare. Cuocete su fuoco lento per un paio d’ore. Se il sugo si dovesse restringere troppo, aggiungere qualche mestolo di brodo vegetale caldo. Cuocete a parte la farina di polenta, quando sarà ben cotta e soda, mettetela in uno stampo. Lasciatela riposare per 15 minuti e rovesciatela su un piatto da portata guarnendola con il sugo della carne. Servite caldissima.

Buon viaggio nel gusto.
Sara De Bellis

Sulla tavole d’Italia arriva il Bufalo!

Cucine d'Italia consiglia