Quale vino abbinare alla pasta e fagioli?

Piatto povero della tradizione culinaria del Belpaese, amato da tutti gli italiani, la pasta e fagioli è un evergreen dai profumi e sapori di casa, autentico comfort food da consumare nell’ambito della calda atmosfera familiare. Ma quale vino abbinare? Ecco i consigli dell’analista sensoriale del vino Luca Maroni.

Trento Doc Brut Cesarini Sforza Spumanti

«Si conferma bicchiere ai vertici della spumantistica trentina quello di Cesarini Sforza Spumanti. Vini non solo ottenuti da dense e pastose uve, vini dal maiuscolo equilibrio acido-morbido di gusto e di purissima enologia esecutiva». Nato da sole uve Chardonnay coltivate nei vigneti vocati del Trentino, il Trento Doc Brut è un Metodo Classico armonioso ed elegante ed è il primo vino selezionato dall’analista per un perfetto e bilanciato pairing con la pasta e fagioli. Nel bicchiere si presenta di color oro brillante con un perlage fine. All’olfatto esprime un bouquet intenso di agrumi e fiori bianchi con sentori dolci di zucchero filato e brioches. Al palato un sorso esuberante e cremoso con struttura complessa e finale persistente.

Manzoni Bianco Marca Trevigiana 2017 Nardin Walter

«Solo vini d’eccellenza diffusamente assoluta da Nardin Walter, mani enologiche di nitidezza e rispettosità assoluta stando alla pulizia e alla fragranza ossidativa residua intatta dei varietali goduti delle diverse uve compositive. Splendido il Manzoni Bianco Marca Trevigiana 2017, certo non solo per nitore e turgore il migliore della tipologia testato quest’anno». Colore giallo paglierino brillante, bouquet fruttato con lievi note aromatiche di frutta esotica e albicocca matura, il secondo vino scelto da Luca Maroni per l’abbinamento con la pasta e fagioli presenta sapore secco e sapido, di buon corpo con freschi sentori fruttati e vegetali con pesca e salvia in evidenza.

Lanfora Grignolino d’Asti 2016 Montalbera

«È come sempre la nitidezza enologica esecutiva abbinata a viticoltura d’alta scuola l’origine della mirabile profumosità del bicchiere di Montalbera – Terra del Ruché. Una nitidezza inossidata d’aroma che sempre esalta il varietale profumo della materia prima, quindi dei vini. Fra i migliori vini di questa tipologia, il Lanfora Grignolino d’Asti 2016: morbido e rotondo quanto cremoso per il suo mirabile estratto, è vino privo di vizi enologici di trasformazione».

lucamaroni.com

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