Caltagirone e Licata, il gusto dei colori della Sicilia

“Una primavera splendida come quella che ci ha sorriso stamane al levar del sole, certo non ci è stata mai concessa nella nostra vita mortale… dalle nostre finestre abbiamo contemplato in lungo ed in largo il lieve declivio della città antica… il Tempio della Concordia si vede appena spuntare all’estremità meridionale di questo piano tutto verde e tutto fiori” (W. Goethe, Viaggio in Italia, 1830).

Altra destinazione nelle terre magiche della Sicilia è Caltagirone, il cui aspetto attuale , tipicamente barocco, è riconducibile alla ricostruzione settecentesca. Non perdetevi la coloratissima scala, che dalla Piazza del Municipio raggiunge la Chiesa di Santa Maria del Monte, decorata da mattonelle in ceramica. Caltagirone ospita un importante Scuola di ceramica: di grande valore artistico le collezioni esposte al Museo delle Ceramiche, testimonianza dell’arte siciliana delle maioliche.

Dopo aver gustato qualche mandorla tostata con la chiara dell’uovo e il miele rimettetevi in cammino verso Gela. Vi attende il versante sud dell’Isola: la costa del Canale di Sicilia.

Raggiunto il mare arriverete a Licata, piccolo centro agricolo che dista dalla città di Agrigento e la sua Valle dei Templi, soltanto 48 chilometri. Licata è un buon punto di partenza per una visita alle riserve naturali costituite in questa area ricca di fauna e flora di straordinaria bellezza come la Riserva di Torre Salsa. I reperti archeologici rinvenuti, ed oggi in parte conservati al Museo Archeologico di Agrigento, vi mostreranno come l’area in cui sorge l’attuale città di Licata fosse già abitata in epoca paleolitica.

Se vi trovate da queste parti durante una giornata fredda, il Macco di Fave sarà il vostro alleato vincente. Si tratta di una crema di fave realizzata con una cottura prolungata di fave secche alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. Viene consumata come minestra o piatto unico. È un piatto povero della cultura contadina e nello stesso tempo molto nutriente.

Durante il mese di Natale se arrivate in Sicilia, non potete ignorare i dolci della tradizione. I mastazzoli detti in dialetto mastazzola, sono dei tipici dolci siciliani consumati già all’epoca del Regno delle Due Sicilie. Viene tritata la polpa dei ficodindia dell’Etna, il tutto amalgamato e poi fatto bollire fino ad ottenere un impasto caramellato, il preparato viene fatto essiccare al sole per alcuni giorni. Si serve con noci tritate e zucchero a velo vanigliato da versare sopra.

Ristorante tipico consigliato “La Madia”

Un Locale nato come una sfida, in un territorio in cui è difficile realizzare una cucina creativa, nonostante le antiche tradizioni culinarie e la ricchezza di prodotti alimentari di ottima qualità. Il ristorante, a conduzione familiare, offre un atmosfera gradevole in un ambiente elegante e tranquillo proponendo piatti di grande originalità e fantasia. La Madia, Via Filippo Re Capriata n. 22 – Licata (AG)tel. +39 0922 – 771443

Elisabetta Pacifici

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