Capodanno solidale: la spesa dalle aree terremotate
Un Capodanno all’insegna della solidarietà: il 24 per cento degli italiani ha scelto prodotti e specialità provenienti dalle aree terremotate per imbandire la tavola dell’ultimo giorno dell’anno.
Oltre alle varie possibilità di acquisto online, a facilitare l’incontro con i produttori dell’area di Amatrice, Accumuli e Norcia sono state le varie iniziative di mercati, negozi e supermercati. Nella Capitale, ad esempio, si chiude oggi il mercato Coldiretti a Piazza Navona, con l’offerta di prodotti tipici di Marche e Umbria, in grado così di favorire l’economia delle aree terremotate. Lo stesso mercato tornerà poi dal 5 all’8 gennaio.
Tra le specialità più richieste, ci sono l’antica norcineria umbra, i formaggi e salumi, il vino cotto marchigiana, nonché i legumi, di cui questa zona del centro Italia è ricchissima. Basti pensare alla celebre lenticchia di Castelluccio, ma anche alle altre specialità autoctone come la roveja, un particolare tipo di pisello selvatico protagonista di varie ricette umbre.
Senza poi dimenticare le varie tipicità storiche, presenti nelle aree terremotate: il formaggio pecorino dei Sibillini, il Vitellone Bianco Igp, lo zafferano, il ciauscolo, la patata rossa di Colfiorito, il tartufo e il prosciutto di Norcia Igp.
Il terremoto ha messo a rischio circa 3mila aziende, che fondano la propria economia sui prodotti della terra e sull’allevamento: l’agricoltura è infatti fondamentale per l’occupazione e l’economia umbro-marchigiana e si stima che in questi territori sia crollato del 90 per cento il mercato delle produzioni della terra.