Contrasti materici ed estetici

Equilibrio e armonia scandiscono le collezioni 2022 firmate Gervasoni, nate da una serie di collaborazioni con progettisti e designer dai background differenti che danno vita a mondi dell’abitare all’apparenza distanti, ma in grado in realtà di coesistere e dialogare gli uni con gli altri.

Un’incessante ricerca volta a proporre le più adatte soluzioni per un comfort contemporaneo, porta l’azienda a sperimentare modi sempre nuovi per dare forma al proprio universo domestico, definito dalla cura dei particolari e dalle innovative lavorazioni che si fanno strumento espressivo.

Materiali naturali e tecnici, contrapposizioni di morbido e rigido, contrasti materici ed estetici in un racconto dinamico e attuale, amplificano le potenzialità di Gervasoni e ne definiscono la nuova visione.

L’idea della collezione Gervasoni nasce dalla percezione di chi vive un dato spazio in un dato momento: come per la filosofia di Eraclito, tutto cambia costantemente in un continuo alternarsi di opposti, sottostando alla legge inesorabile del mutamento, in cui ogni sensazione del singolo individuo in un medesimo luogo è modificata dal passare del tempo.

Nella zona living di Gervasoni protagonista è la collezione di imbottiti Saia di David Lopez Quincoces, con divani rivestiti in lino sulle tonalità del blu con piping a contrasto e poltrone rivestite con un nuovo velluto a costine Beige con piping tono su tono per evidenziarne la morbida forma.

Dalle linee bilanciate, Saia nasce da un ideale classico reinterpretato in chiave contemporanea. Il nome, in portoghese “gonna”, racconta il suo tratto distintivo: un rivestimento sfoderabile che cade leggero ed elegante fino a terra e aderisce alla struttura del divano, enfatizzata e disegnata dal discreto piping che ne definisce la forma. Prodotti eleganti, versatili e adatti a definire ambienti differenti l’uno dall’altro, ricordano l’eleganza e la dolcezza di una figura femminile: i braccioli con la loro leggera curvatura verso il basso invitano a sedersi comodamente per essere abbracciati ed avvolti dal massimo comfort.

Ad impreziosire la zona giorno di Gervasoni anche i tavolini Heiko sempre di David Lopez Quincoces: termine giapponese che significa equilibrio, stabilità, Heiko evoca la forma dei tavolini, definiti da linee tondeggianti, con una base arrotondata che sembra galleggiare sulle superfici. Geometrie semplici e volumi pieni vengono combinati e sovrapposti, dando vita ad architetture morbide in cui ogni elemento coesiste con gli altri.

Realizzati in un polimero ad alta densità ricoperto con una resina resistente e rifinito poi da un’argilla a basso spessore che dona un tocco materico al prodotto, sono disponibili in 4 dimensioni, caratterizzate da colori naturali che rimandano alla terra, dal grigio Ombra fino al color Cassel e Siena, per riportare la mente a un immaginario orientale.

La zona dining firmata Gervasoni è minimal ed elegante, scandita da due novità: la famiglia Daen e le sedie Yelek.

Federico Peri firma Daen, linea di arredi composta da tavoli e madie. Il tavolo Daen, presentato nella versione con top tondo in vetro blu, è circondato dalle sedie Saia di David Lopez Quincoces con il nuovo panno beige chiaro e piping tono su tono. Come per gli altri arredi della stessa collezione, anche le sedie Saia si definiscono per un’estetica elegante, fine e delicata, che rispecchia l’animo del prodotto.

Termine giapponese che significa “ellisse”, Daen di Gervasoni prende ispirazione da due concetti incentrati sulla contemporaneità e la contaminazione tra materiali. Tavolo da pranzo disponibile in due dimensioni con piano tondo e ovale, si inserisce negli spazi invitando alla convivialità, dando vita ad atmosfere dallo spirito elegante e raffinato.

Caratterizzato da volumi puri e geometrici, il nome Daen si riferisce alla forma ellittica delle gambe, realizzate in acciaio e fissate al top con una struttura lineare con finitura metallica. La coesistenza di materiali differenti tra le gambe e il piano esalta ancora una volta la maestria dell’azienda nel creare contrasti materici ed estetici che dialogano dinamicamente gli uni con gli altri, declinati anche per i mobili contenitori.

Madia e credenza riprendono gli stilemi dei tavoli con l’aggiunta di un ulteriore materia morbida al tatto che dona personalità e unicità al complemento. Le ante sono rivestite in tessuto idrorepellente in ecopelle dalla trama irregolare che dona tridimensionalità alla superficie. A contrasto, le gambe sono definite da un’estetica minimale in rimando ai tavoli della medesima collezione.

Le sedie Yelek di Gervasoni sono invece firmate da Federica Biasi. Termine turco che indica il Gilet, il progetto, ispirato a una giacca sartoriale, riprende i movimenti morbidi e scorrevoli caratterizzanti della coulisse che permette di adattare ogni capo con disinvoltura alla persona che lo indossa.

Con la stessa filosofia votata alla cura dei dettagli del mondo dell’alta moda, Yelek è definita da una coulisse integrata nella struttura che si rivela discretamente sullo schienale a conchiglia. Proposta versatile e sofisticata per la zona dining, è concepita per essere “vestita” da un’imbottitura che, richiamando l’effetto di un piumino, avvolge l’anima in legno lasciando intravedere ad intermittenza la struttura.

gervasoni1882.com

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