Food design, tutti lo masticano ma pochi lo conoscono davvero.

Parlare di cibo in tutte le salse non vuol dire parlare di food design. Di certo il  cupcake in cernit sull’anello non è Food Design, come non lo è l’ asciugamano arrotolato a mo’ di pasticcino, non lo sono nemmeno le meravigliose torte di pasta di zucchero.

Di sicuro può non essere facile rispettare i confini del Food Design  per questo l’ ADI (associazione per il Disegno Industriale) ha messo i puntini sulle “i” redigendone  il Manifesto. Per dirla alla Barichella  maniera,  “Food Design è Progettazione consapevole di contesti, interfacce e strumenti funzionali, complementari all’atto di alimentarsi, che possono spesso consistere nell’alimento stesso.” Uno che ha messo alcuni di quei puntini è  proprio Paolo Barichella,  uno dei primi personaggi in Italia a parlare di Food Design.  Quello che ha creato in Adi una delegazione food..quello che ha contribuito alla stesura di quel manifesto quello che con il suo Food Design Studio a Milano promuove la cultura di questa disciplina. E ne ha combinate di tutti i colori, o meglio di tutte le forme! Ha perlificato il Bellini..meraviglioso prodigio dell’azoto liquido! Base di succo di pesca e Spumante Rotari.  Ha moltiplicato craker! Perchè il craker dev’essere diviso in due?..meglio 3 pezzi per tre morsi di fame! E ti inventa il Treker! Sempre attendo alle sociologiche dinamiche comportamentali in fatto di cibo trova un legame che accomuna social network e pappa..in fondo se tutto il modo intorno a noi è un continuo sms mms mail e cinguettii vari..anche la cucina non può essere piu quella della nonna con i suoi tempi lunghi e i suoi sughi lenti, (purtroppo) abbiamo bisogno di velocizzare, di ottimizzare il tempo che abbiamo senza danneggiare il nostro appetito, e cosi che nasce “la linea di prodotti sottovuoto della Cucina Efficace per Hotellerie, Bar e ristorazione.

 

Scegli il formato di pasta, scegli il sugo preferito e in 2 minuti il piatto è pronto in tavola con una qualità da lasciare senza parole…
Si chiama “La Cucina Efficace Food Service Division” ed è la linea professionale Ho.Re.Ca. di eccellenza dei prodotti ispirati alle direttive della Cucina Efficace di Paolo Barichella.” (www.fooddesign.it)

Sempre i tempi moderni con la fretta di BipBip a dettar legge. Nasce così il Coffee Design Store, format (presentato al Macef 2011) che consente di avere a disposizione macchina del caffè a cialde, frigorifero e forno a microonde per preparare i propri caffè speciali o dessert da golosastri in poco tempo! E Il Barichellia oltre ad averti ideato lo spazio ti ha preparato anche un Kit per non rimanere..con l acquolina in bocca! un cofanetto con 4 bicchierini in vetro dalla forma innovativa, 4 cucchiaini in acciaio dal design accattivante e 4 sottobicchieri quadrati in pietra naturale d’ardesia pronti all’uso.http://www.coffeedesignkit.com/store.htm

 

Chi poteva essere se non lui dunque il papà di Eatool  il nuovo brand che pone l’attenzione sulle problematiche che nascono contestualmente all’evoluzione dei momenti di approccio con l’alimentazione…produce soluzioni efficaci in grado di rispondere alle nuove esigenze…approccio contemporaneo-social media generation.

 

Era il 2002. Da allora la sua vita professionale ruota intorno alla progettazione del cibo.  La sua fame di food solutions non si è più fermata! E pensare che neanche ingrassa!

 

Sara Costantini

 

Food design, tutti lo masticano ma pochi lo conoscono davvero.

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