Legni pregiati, lavorazioni artigianali, nuance accese e dettagli ricercati: Fratelli Boffi interpreta il mobile contenitore con eclettica ironia.
Babel Fratelli Boffi
Babel, disegnato da Storagemilano, è un mobile contenitivo multifunzionale e cilindrico, fatto di volumi sovrapposti, di pieni e di vuoti, che roteano attorno a un perno centrale e cambiano volto a seconda di come si orientano.
Un omaggio alle architetture milanesi di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassotti, dove innovazione ed eleganza si amalgamavano con ironia. Da una lettura fuori scala di quei progetti nasce un oggetto architettonico, proposto in due altezze, a sezioni girevoli.
Ogni sezione è stata disegnata con una funzione contenitiva differente. I moduli sovrapposti sono laccati con diverse cromie e sono intervallati da un modulo centrale a listelli verticali in mogano con finitura lucida. Il gioco di vuoto-pieno rivela il contenuto e fa di Babel un oggetto trasformista, pensato anche come mobile bar in ambito domestico. Rifiniscono il progetto piccoli elementi in ottone satinato che dimostrano la cura al dettaglio tipica della lavorazione di Fratelli Boffi.
Oblù Fratelli Boffi
Oblù, disegnato da Andrea Mancuso | Analogia Project, è un contenitore misterioso, una scatola magica che in parte nasconde e in parte rivela il suo utilizzo.
L’elegante struttura rettangolare, realizzata in legno di pero e sostenuta da due semicerchi in ottone brunito, è caratterizzata e impreziosita da aperture circolari che rivelano al loro interno un decoro marmorizzato, quasi come fossero delle finestre, o meglio degli oblò, affacciati su un’altra dimensione.
Questi decori riprendono la tradizionale tecnica manuale della carta marmorizzata nella variante iper-decorativa a coda di pavone. La scelta del blu, nel progetto dei designer, rimanda a uno scenario marino, visto, come ricorda il nome della madia, attraverso un oblò.
L’utilizzo del delicato legno di pero, con la sua peculiare fibra particolarmente compatta, l’utilizzo del taglio a 45 dei bordi della madia, sono tutti dettagli che confermano il rapporto elettivo che lega l’azienda al materiale, supportato da quasi cent’anni di profonda conoscenza e lavorazione del legno.
Kimbolton Fratelli Boffi
Il mobile Kimbolton, firmato da Archer Humphryes Architects, è una madia dal profilo rigoroso e squadrato che combina un moderno linguaggio formale a decorazioni classicheggianti.
La parte frontale è suddivisa in due o quattro ante la cui lavorazione “striata” del legno converge al centro introducendo una sofisticata geometria che ricorda la decorazione francese dei primi anni ’30 del Novecento. Il pregio di questo pezzo si percepisce dal suo interno: nella variante dove la parte superiore è rivestita in specchio giallo e i cassetti inferiori in pelle dello stesso colore o nella versione laccata nera.
(W)hole Fratelli Boffi
Nelle linee della commode (W)hole, nata dall’estro di Ferruccio Laviani e rivestita in piuma di mogano, si riconoscono la delicatezza e l’armonia dello stile Luigi XV così che la tradizione si conferma ancora una volta palese fonte di ispirazione.
Le curve sinuose, le ricche arricciature e la composizione delle decorazioni in ottone, ispirate alle forme della natura, vengono sdrammatizzate dall’intrusione surreale di un buco: un cono forato di legno laccato che potrebbe essere la porta per accedere a un mondo onirico e visionario. Il piano superiore in marmo emperador con le sue venature e le diverse nuance di colore ci riporta poi di nuovo al passato.
Un arredo di grande impatto plasmato con arte dove l’intensità della forma visiva è capace di esprimere appieno l’eccellenza e la preziosità del lavoro di ebanisteria, disponibile anche in una versione senza foro decorativo.