Stazione di Posta: il bistrot gourmand dell’estate romana

Stazione di Posta: il bistrot gourmand dell’estate romana

In occasione della bella stagione, Stazione di Posta, il raffinato ristorante del quartiere romano Testaccio, si trasforma in un elegante Bistrot Gourmand.

Un locale dove piatti semplici e gustosi si affiancano a un menù più sofisticato e ricercato, un luogo pensato per accompagnare le serate capitoline all’insegna del gusto, bevendo un piacevole cocktail, una birra o una coppa di champagne.

Stazione di Posta

A raccontare la trasformazione è lo stesso Pino Cau, patron e imprenditore nel settore dell’accoglienza e della ristorazione da oltre vent’anni, proprietario anche della maison de charme CasaCau, dell’Hotel Rex e del ristorante Eit, unico in Italia ad aver preso per ben tre volte la stella Michelin con tre differenti chef nello stesso ristorante.

«Il nuovo corso di Stazione di Posta comincia in questa calda estate. – spiega Pino Cau – Da ristorante gourmet a bistrot gourmand il passo non è stato semplice, ma sono convinto che questa sia la strada migliore per rispondere alle esigenze del pubblico e rispecchiare anche di più questo quartiere e questo luogo. La proposta gastronomica sarà comunque variegata e adatta a ogni desiderio del cliente, anche rispetto al prezzo: si parte da un prezzo medio di 20/25 euro per il bistrot a 35/40 per la carta. In più, abbiamo deciso di dare più spazio al bar mixology, inserendo la presenza fissa di un bartender. Come ultima novità abbiamo realizzato un salotto sotto le stelle ove, oltre a poter cenare con la carta del bistrot, sarà possibile scegliere una formula che prevede una consumazione più tre piccoli piatti o un piatto unico, per una serata veramente rilassante e lontana dagli stereotipi del ristorante: per giocare un po’ abbiamo chiamato questa proposta FuoriStazione».

Stazione di Posta

Un concept rinnovato, dunque, che predilige una formula più informale, senza rinunciare alla qualità, da sempre caratteristica della proposta gastronomica del locale, ma lasciando maggiore spazio al divertimento. In occasione dell’Estate Romana, infatti, Stazione di Posta si trova inclusa nell’area del Gay Village 2018, dopo 14 anni di ritorno nella zona del Mattatoio, all’interno della Città dell’Altra Economia, cuore pulsante della nuova movida romana.

Due anime per un solo menù contraddistinguono l’offerta culinaria del nuovo format: la prima, più propriamente da bistrot, con una serie di piatti semplici, la maggior parte sotto i 10 euro, mentre la seconda, più ampia e ricercata, è frutto della sapienza del nuovo chef Luca Pistinizi, autore di innovative ricette e accostamenti inaspettati.

Stazione di Posta

Inoltre, la formula FuoriStazione, da godere nel salotto sotto le stelle antistante al locale, prevede una serie di proposte culinarie informali, nate dalla fantasia dello chef e diverse ogni giorno, da accompagnare a birre, cocktail e vini della carta. Tra le sfiziose opzioni la possibilità di abbinare una consumazione a scelta a 3 piccoli piatti oppure a un piatto unico.

La rinnovata offerta culinaria, ricca di gusto e variegata nella scelta, è esaltata quest’anno dall’abbinamento con la mixology, curata dal bartender Christopher Amadi, autore di una sfiziosa carta di drink ricca di grandi classici e inedite creazioni, ma anche di connubi gastronomici freschi e in linea con la bella stagione, frutto di studio e ricerca, mirati a esaltare il gusto di ogni singolo ingrediente, deliziando il palato con stuzzicanti e inediti accostamenti.

Stazione di Posta

Tra le portate da gustare al bistrot si annoverano grandi classici come la classica Panzanella, arricchita da mortadella di Bologna IGP, la Gricia, l’Amatriciana o la Lasagna Bianca, le Polpette della nonna con limone e noce moscata, ma anche la Punta di petto cotta a bassa temperatura, l’Hamburger di carne piemontese tagliata al coltello e la Tartare di pesce o carne, da gustare in abbinamento a due freschi cocktail.

La carta è invece strutturata in maniera classica, presentando piatti leggeri, senza l’impiego di soffritti con aglio e cipolla. Si parte con antipasti come il Baccalà, marinato prima e poi cotto con la cipolla di Tropea in agrodolce e datterini, servito con panna acida, misticanza e asparagi e proposto in abbinamento al cocktail “Wodoo Child“, fatto con Pisco, un’acquavite sudamericana ricavata dalla distillazione di vino bianco e rosato, succo di limone e succo di guava. Tra i primi piatti spiccano l’Amatriciana di gamberi, in cui i gamberi vengono disidratati in un bagno di sale e zucchero e poi affumicati al forno, sostituendo il guanciale, i Tonnarelli con friggitelli e calamari freschi, gli Spaghetti integrali con burro e alici e le Orecchiette con zucchine e stracciatella pugliese.

Stazione di Posta

Nutrita anche la selezione di secondi piatti: oltre alla fresca Insalata Village, creata ogni giorno con ingredienti freschi offerti dal mercato, la carta annovera i Fiori di zucca ripieni di ricotta, crumble di pane, alga nori e bottarga, serviti con la salicornia, o, ancora, il Pollo in alga Nori, ovvero sovra cosce di pollo cotte con la senape e servite con alga Nori e sesamo, da gustare sorseggiando il “Daiquiri Stazione“, realizzato con due tipi di rhum, un liquore allo zenzero e foglioline di menta. Tra le pietanze vegetariane, da menzionare la Trippa non trippa, in cui la callosità tipica della trippa è ricreata dai funghi pleuser cotti nel pomodoro e nelle spezie e conditi col classico pecorino romano.

Golosa, infine, anche la carta dei dolci, quali la Mousse di ricotta servita con una salsa al cioccolato e crumble di mele, il classico Maritozzo con la panna, il Semifreddo al caffè e arachidi salate con crema inglese e crumble di biscotti o la Pesca melba in stazione, ossia una rivisitazione della classica Melba servita con frolla montata, panna, amarene, crema inglese e mandorle tostate.

Menzione speciale, infine, per i piatti “after midnight”, da assaporare in tarda serata, come le Orecchiette ajo, olio e pecorino, la Parmigiana di melanzane, l’Hamburger di carne rigorosamente Italiana, o ancora il Maritozzo proposto in versione salata con la porchetta o dolce con la panna.

www.stazionediposta.eu

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