Quale vino abbinare al capretto al forno?

Un secondo piatto tipico del pranzo di Pasqua, spesso preparato con un contorno di croccanti patate: il capretto al forno. Ma quale vino abbinare? Ecco tre grandi rossi consigliati dall’analista sensoriale del vino Luca Maroni.

Sagrantino di Montefalco Agricola Mevante

«Il Sagrantino di Montefalco Docg di Agricola Mevante con la potenza del grado, il profondo, polposo brillare del suo nero cassis, ci avvisa della possanza clorofillosa e linfacea della terra d’origine: una composta di frutti di bosco di massima ricchezza estrattiva, all’olfatto sfumata dolcemente di spezie mai soggioganti la sua vera natura.

Una dolce vanigliosità amplificante la suadenza complessiva in sofficità, frescore, turgore e spessore. Il vino si compie in gran vino, sia per questa sua mentosità d’aroma, sia per la morbidezza perfetta che risulta dal convergere in equilibrato sapore delle sue principali vene di gusto, come si è detto tutte avvolte nella maestra sensazione di suadenza originata dalla sua compiuta maturità di frutto. Enologia impeccabile, e il frutto di bosco, con i suoi aromi vaporosamente cremosi, è qui, evocato e attinto dalla sua sontuosa mora nera».

www.agricolamevante.com

Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli Rocca delle Macie

«Il fuoriclasse assoluto di Rocca delle Macìe si conferma il Sergio Zingarelli Chianti Classico Gran Selezione. Una sontuosa ricchezza estrattiva cui si associa una stupenda, armoniosa morbidezza palatale. Favolosa la dolcezza lignea del suo incipit olfattivo. Senza soluzione di continuità l’intensità della sua emissione, vanigliata refola di spezie del rovere le più limpide, poggianti su una distillata, nettissima, pura polpa d’amarena di base. Che gran frutto si è raccolto: di glicerinosità pastosamente maestosa, di potenza zuccherina distillante, di maturità compiuta eppur ancora in turgidità pimpante. Un fuoriclasse allora densamente cremoso, di favolosa souplesse morbido/tannica di sapore».

www.roccadellemacie.com

Barbera d’Alba Elena La Luna Roberto Sarotto

«Il Piemonte ai più alti sensi visivi, olfattivi e gustativi nel bicchiere di Roberto Sarotto. Ecco la mora viola e pura della Barbera d’Alba Elena La Luna, polposa insino al cremoso, suadente con la sua acidità e tannicità fendente eppur di armoniosissima rotondità di beva.

Qui per pastosità il suo frutto è davvero crema. Lo è al profumo, con l’olfazione che sente un manto di visciola e mora nera. Cremoso lo è anche al palato, per la massima abbondanza di estratti e di glicerina che forza, polposità, potenza sì massive recano all’espressione del gusto. Davvero perfetta la suadenza, il bilanciamento fra sensazioni rotonde, note fresche d’acidità filamentosa e vivacizzante, note tanniche infittenti e insapidanti. Un gran vino nobilitato da una trasformazione enologica di pulizia esecutiva rara e cristallina, da una viticoltura tale da recare uve di fittezza, di potenza alcolica e polposità di frutto davvero massimamente eccellente».

www.robertosarotto.com

lucamaroni.com

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