Quale vino abbinare alla cassata siciliana?

La cassata siciliana, tipico dolce siciliano simbolo della Pasqua, è una torta a base di soffice pan di spagna, farcita di golosa crema di ricotta arricchita con canditi e gocce di cioccolato, con un bordo esterno realizzato in pasta di mandorla verde e decorato con glassa di zucchero e colorati canditi interi. Ma quale vino abbinare? Ecco i suggerimenti dell’analista sensoriale del vino Luca Maroni.

La cassata siciliana con il Passito di Malvasia

Malvasia Passito Carlo Hauner

«Salendo il tenore tanto della morbidezza quanto della fragranza, la gran ricchezza estrattiva dei vini di Hauner vien sempre più posta a frutto».

Tra i vini proposti da Luca Maroni per l’abbinamento con la cassata ecco la Malvasia Passito Carlo Hauner della cantina eoliana Hauner. Alla vista esprime una grande lucentezza di un vero giallo oro verde. Eccellente consistenza con ricchi archetti stretti e pesanti. Naso esemplare, la vinificazione e l’invecchiamento in legno hanno sviluppato profumi terziari imponenti. È netta la nota di miele e di albicocche stramature. Bocca fine e avvolgente, quasi salata. Perfetto l’equilibrio con chiusura ammandorlata e persistente.

Hauner

La cassata siciliana con il Passito di Pantelleria Doc

Ben Ryé Donnafugata

«È tale il tesoro in dolce essenza dell’uva del Ben Ryé di Donnafugata che i raggi del sol che l’hanno maturata, il loro calore disperdono ancora nel suo focoso, luminosissimo profumo. Frutto d’oro e agrume, pesca, ananasso e zafferano sfericamente uniti. Sì, nonostante la sua favolosa succosità in dolcezza estrattiva, è vino dolce per cui ha senso invocare deduttivamente il termine souplesse. Una levità che è bilanciamento, un’armonia che non è elisione, una proporzione che è accrescitiva fusione coesiva. Un tale mix di acidità, dolcezza e potenza alcolica, che la risultante è la pastosa essenza della polpa dell’uva».

Donnafugata

La cassata siciliana con Salina IGT

Malvasia Tenuta Capofaro Tasca d’Almerita

«L’opera e il frutto di Lucio Tasca, della sua Sicula purezza dativa, vivi risplendono nel Tenuta Capofaro Malvasia in dolcissime essenze dell’uva. Il suo colore dell’oro reca intensi e ramati toni di uva di compiuta maturità solare. Il profumo ha un vigore, un nitore, un inossidato fiore che cristallina esprime la sua concentrazione superiore. Parte l’albicocca e quindi l’uva, quindi la più intensa susina, con un tropicale ananasso che del frutto porge il più aromatico, profondo, vivo richiamo.

Gran suadenza al palato, con l’alcol e l’acida fragranza che bilanciano e rendono equilibrata tutta la suadentissima viscosità del gusto. Illibato in nitidezza enologica esecutiva, ancor ben fragrante e turgido, durevole nel dopo-bocca e in bottiglia, come i migliori passiti d’internazionale valore. Un vino dolce di massimo spessore, di maestosa potenza nell’impressione e nell’espressione del suo abbagliante e floreale sapore».

Tasca d’Almerita

Luca Maroni

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