Piatto raffinato ed elegante che racchiude tutto il gusto di mare: la tartare di gamberi. Ma quale vino abbinare? Ecco i consigli dell’analista sensoriale del vino Luca Maroni.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Doc Superiore Luzano 2018 Marotti Campi
«Verdicchio e Lacrima di varietale, autoctono splendore nel bicchiere di Marotti Campi. Il più morbido è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Doc Superiore Luzano 2018». Di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, il bianco sprigiona profumi di acacia, ginestra, fiori di campo e camomilla con tipiche note di mandorla amara. In bocca è asciutto, sapido, minerale, con note fruttate di mela verde e finale piacevolmente mandorlato.
Franciacorta Docg Lantieri Satén Lantieri de Paratico
«Fra i Franciacorta più equilibrati e integri si confermano i prodotti Lantieri De Paratico. Tra questi, il Franciacorta Docg Lantieri Satén che, con la consueta setosità di contatto, profonde briosa e nitida la sua aromatica, elegante livrea. Mirabile la sua carica estrattiva: glicerina fitta, dorato, sontuoso colore. All’olfatto c’è dolcezza e c’è crosta di pane. Ciò mentre i due vizi ricorrenti in non pochi spumanti, una certa sulfurea acutezza di profumo, la sua accennata ossidazione d’aroma, sono davvero del tutto sopiti. E se a tale virtuosità d’enologica trasformazione si aggiunge la fittezza della sua consistenza, l’alcolica potenza della sua espressione, la rilevante morbidezza da maturità compiuta, chiara si può avere l’idea della vigorosa espressione del suo polposo frutto. Un’uva di eccezionale levigatezza di spuma e sapore, di pulizia e linfaticità assolutamente prima. Carezze di polpa di pera e d’uva di armoniosità e purezza di stupenda levatura».